video suggerito
video suggerito

Ciriè, neonata trovata nel water: la madre ha partorito sotto l’effetto del crack. Ricoverata con la figlia

A Ciriè una 38enne italiana ha partorito da sola: la neonata è stata trovata dallo zio nel water, rianimata e trasferita a Torino. La madre e la figlia sono ricoverate, indaga la procura.
A cura di Biagio Chiariello
25 CONDIVISIONI
Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Questa mattina a Ciriè, in provincia di Torino, una donna italiana di 38 anni ha partorito da sola nella propria abitazione, dando origine a una situazione drammatica scoperta per caso dal fratello. È stato lui, entrando in bagno, a trovare la neonata con la testa immersa nell’acqua del water e a lanciare immediatamente l’allarme chiamando il 112. La scena, secondo i primi riscontri, ha richiesto un intervento rapidissimo dei sanitari del 118, giunti sul posto in pochi minuti.

Quando l’équipe è arrivata, la piccola era in condizioni gravissime: priva di coscienza e in evidente pericolo di vita, è stata sottoposta a manovre di rianimazione direttamente nell’appartamento. La madre, accanto a lei, era in stato di shock e perdeva molto sangue a causa del parto appena avvenuto. Entrambe sono state trasportate d’urgenza in ambulanza al presidio sanitario di Ciriè.

La neonata, dopo un nuovo tentativo di stabilizzazione, è stata trasferita nuovamente in ambulanza all’ospedale Maria Vittoria di Torino, dove è stata affidata ai reparti specializzati a causa delle condizioni estremamente critiche. I medici stanno verificando se la piccola abbia riportato lesioni irreparabili. Nel frattempo, la madre ha ricevuto le prime cure per la grave emorragia post-parto. Secondo quanto emerso, la donna avrebbe partorito sotto l’effetto del crack.

Sul luogo sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Venaria Reale, che hanno avviato immediatamente gli accertamenti. Dai primi elementi raccolti emerge che la donna era già seguita dai servizi sociali, sanitari e psichiatrici della zona e, secondo quanto riferito, non avrebbe mai accettato la gravidanza. Inoltre, né i familiari né gli operatori erano a conoscenza del suo stato di gestazione, un dettaglio che rende ancora più complessa la ricostruzione dei fatti.

L’intera vicenda è ora al vaglio della procura di Ivrea. L’indagine, coordinata dal pm Maria Baldari, procede con l’ipotesi di tentato infanticidio. Parallelamente, anche il servizio 118 ha confermato che l’autorità giudiziaria ha assunto la direzione del caso, mentre gli inquirenti stanno lavorando per chiarire cosa sia accaduto nei minuti immediatamente successivi al parto e se qualcuno fosse a conoscenza della situazione della donna.

25 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views