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Torino, il patrigno abusò di lui e delle sue fidanzatine: ora deve pagare i suoi debiti

Un ragazzo di 25 anni sarà costretto a pagare i debiti, per un totale di circa 15mila euro per utenze mai pagate, del patrigno condannato a 14 anni di carcere per aver abusato di lui e di alcune sue amiche quando erano ancora minorenni. La decisione di Atc: “Comprendiamo la situazione di disagio, ma questa è la conclusione di una procedura stabilita per legge che la nostra Agenzia è tenuta ad applicare”.
A cura di Ida Artiaco
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Il patrigno abusò di lui e di alcune sue fidanzatine quando era ancora minorenne e per questo è stato condannato a 14 anni di reclusione. Ma ora per un 25enne di Torino arriva un'altra grana: dovrà pagare i debiti del suo aguzzino. L'Atc, l'Agenzia territoriale per la casa, gli ha infatti chiesto circa 15mila euro per utenze mai pagate dall'imputato e dalla ex convivente. La vicenda si svolse in un appartamento nella quartiere Barriera di Milano. L'allora convivente dell'uomo, condannato anche per per produzione di materiale pedopornografico, risulta irreperibile, mentre proprio il patrigno è stato arrestato, processato e condannato per episodi commessi anche ai danni dei due figli e di alcune loro giovanissime amiche, oltre che per produzione di materiale pedopornografico.

"Ho contatto i legali di Atc – spiega l'avvocato del giovane, Gabriella Vogliotti – e mi hanno confermato che non intendono rinunciare alla riscossione del credito". Immediata la risposta di Atc: "Comprendiamo la situazione di disagio, ma questa è la conclusione di una procedura stabilita per legge che la nostra Agenzia è tenuta ad applicare. La legge regionale 3/2010, che disciplina l'edilizia sociale, e i suoi regolamenti attuativi – si legge in un comunicato dell'Agenzia – prevedono che della morosità sul pagamento rispondano in solido tutti i componenti del nucleo familiare. La morosità è stata accumulata dal 2013 al 2017. Dopo la decadenza del contratto, nel 2018 è stata inviata una diffida formale a tutti i componenti: l'assegnataria, il coniuge e il figlio maggiorenne. In quanto unico reperibile, il ragazzo ha successivamente ricevuto tutti gli atti. A gennaio 2019 gli è stato notificato il decreto ingiuntivo". Il giovane, che nel frattempo è diventato affidatario dei due fratelli minori, il 15 luglio comincerà, dopo avere superato le selezioni, a prestare servizio nell'Esercito italiano dopo aver lavorato per anni per un noto ristorante di Torino.

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