video suggerito
video suggerito

Torino, donna strangolata in casa davanti al suo bambino

Il delitto una settimana fa, ma c’era il dubbio che potesse trattarsi di una morte naturale. L’autopsia ha invece rivelato che la donna, la 47enne Lamia Saifi, è stata uccisa.
A cura di Susanna Picone
535 CONDIVISIONI
Immagine

È ancora avvolta nel mistero la morte di una donna di 47 anni di nome Lama Saifi, trovata senza vita lunedì scorso nella sua casa di Torino. C’era il dubbio potesse trattarsi di una morte naturale, ma l’autopsia ha invece rivelato che probabilmente la donna, un’estetista algerina, è stata strangolata. Dunque si è trattato di un omicidio. La 47enne era stata trovata senza vita in casa da sua sorella, preoccupata perché nessuno rispondeva al telefono: era il pomeriggio del 16 giugno e lei era distesa sul pavimento del bagno nell’appartamento di corso Orbassano dove viveva a Torino. In casa c’era anche il suo bambino di circa due anni. Il piccolo era sul seggiolone e guardava la televisione. Sul posto erano intervenuti i carabinieri e il medico legale che subito aveva espresso dei dubbi sulle cause del decesso. A indagare sul caso sono i carabinieri del nucleo investigativo coordinati dal pm Patrizia Gambardella.

Donna uccisa a Torino, indagano i carabinieri

Gli investigatori – ricostruisce la stampa locale – hanno cercato di ricostruire le ultime ore di vita di Lamia, che viveva in Italia da circa vent’anni. L’ultimo familiare ad aver visto la vittima sarebbe stato suo fratello, lunedì mattina. L’uomo avrebbe detto ai carabinieri di aver fatto con lei, col bambino e con la fidanzata una passeggiata. La sorella che ha ritrovato il suo cadavere l’aveva vista per l’ultima volta il giorno precedente: “Non sembrava preoccupata”, ha spiegato ai militari. Lamia si era sposata nel 1999 con un italiano dal quale si era poi separata dopo qualche anno ma i due, da quanto ricostruito, erano rimasti in buoni rapporti al punto che sarebbe stato proprio lui a lasciare una busta della spesa dinanzi casa della donna il giorno dell’omicidio. Il bambino è invece figlio di un connazionale che vive a Parigi e che ancora non sarebbe stato rintracciato.

535 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views