Terrore vicino alla scuola elementare a Catania: nudo insegue una donna, poi aggredisce la polizia

Si è denudato in strada per compiere atti osceni davanti a una donna, proprio nei pressi di una scuola elementare, seminando il panico in una zona frequentata anche da famiglie e bambini. Protagonista dell’episodio un giovane di 19 anni, cittadino gambiano con precedenti penali, arrestato in flagranza di reato dalla Polizia di Stato a Catania.
I fatti sono avvenuti in viale Africa, in prossimità del centro fieristico “Le Ciminiere”. La vittima, una donna che si trovava nei paraggi, si è vista improvvisamente avvicinare dal giovane che, dopo essersi spogliato, ha iniziato a inseguirla parzialmente nudo. Spaventata, la donna ha cercato riparo all’interno del centro fieristico, dove è stata soccorsa dal personale in servizio. Nel frattempo ha lanciato l’allarme contattando le forze dell’ordine.
L’intervento delle volanti della Polizia è stato tempestivo. Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico, insieme al personale del commissariato Centrale, hanno rintracciato il giovane poco distante. Al momento dell’identificazione, il ragazzo si trovava ancora in stato di semi-nudità. Alla richiesta dei documenti, ha reagito in modo violento: ha dato in escandescenza, ha cominciato a urlare, insultare e minacciare di morte i poliziotti, opponendo una forte resistenza.
Nel tentativo di sottrarsi all’arresto, ha cercato di fuggire e ha aggredito fisicamente gli agenti, colpendoli con calci e pugni. Nonostante i colpi ricevuti, i due operatori di polizia sono riusciti a immobilizzarlo e a trarlo in arresto. Nei suoi confronti sono scattate le accuse di resistenza a pubblico ufficiale e atti osceni in luogo pubblico. Si precisa, come previsto dalla legge, che il giovane è da ritenersi presunto innocente fino a sentenza definitiva di condanna.
La situazione non si è però placata nemmeno una volta giunti negli uffici della Questura. Anche durante il trasferimento nelle camere di sicurezza, il 19enne ha continuato a dare in escandescenza, tentando più volte di aggredire gli agenti. È stato necessario l’intervento con il taser, usato per neutralizzare la sua furia e garantire la sicurezza del personale in servizio.
Il pubblico ministero di turno ha disposto il rito direttissimo. Il giudice, convalidando l’arresto, ha stabilito per il giovane la misura cautelare dell’obbligo di firma in attesa degli sviluppi dell’inchiesta giudiziaria.