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Terremoto, sospese linee ferroviarie e verifiche sull’alta velocità: controlli anche su autostrade

Dalle 18.40 il traffico ferroviario sulle linee Sulmona-Avezzano, Roccasecca-Avezzano e fra Ceprano e Cassino (linea Roma-Cassino) è stato sospeso a causa della  scossa di terremoto di magnitudo 4.4 che ha interessato il territorio fra l’Abruzzo e il Lazio. La decisione, in via precauzionale, serve a consentire la verifica dello stato dell’infrastruttura da parte dei tecnici di Rete ferroviaria italiana.
A cura di Annalisa Girardi
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immagine di repertorio
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Sono state sospese alcune linee ferroviarie a causa della  scossa di terremoto di magnitudo 4.4 che ha interessato il territorio fra l'Abruzzo e il Lazio. Dalle 18.40 il traffico ferroviario sulle linee Sulmona-Avezzano, Roccasecca-Avezzano e fra Ceprano e Cassino (linea Roma-Cassino) è stato sospeso. La decisione, in via precauzionale, serve a consentire la verifica dello stato dell'infrastruttura da parte dei tecnici di Rete ferroviaria italiana. A riferirlo è una nota stampa di RFI, in cui si comunica anche che sulla linea alta velocità Roma-Napoli, per lo stesso motivo, i treni già in viaggio procedono con limitazione di velocità. Gli altri convogli percorrono l'itinerario alternativo via Formia. Anche i tecnici di Strada dei Parchi spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25 fra Abruzzo e Lazio, stanno effettuando un'ispezione su tutto il tratto interessato.

"La situazione è da tenere sotto controllo, perché quando c'è un evento di questo tipo possono essere destabilizzate anche le strutture vicine e innescare ulteriori terremoti", ha detto a Fanpage.it  Carlo Doglioni, presidente dell'Ingv, l'Istituto nazionale di vulcanologia che ha commentato il sisma che si è verificato al confine tra Lazio e Abruzzo, con epicentro a Balsorano, a nord di Sora e in provincia de L'Aquila, alle 18:35 di oggi, giovedì 7 novembre.

Secondo quanto riportato dall'Istituto, si tratta della stessa "tettonica che ha generato i terremoti nel Centro Italia, ma non della stessa faglia. Non si tratta cioè di una replica del sisma che ha colpito Amatrice qualche anno fa, perché appartiene ad una faglia diversa anche se fanno entrambe parte dello stesso sistema di estensione dell'Appenino". Infine, l'esperto ha sottolineato che la scossa che si è appena registrata "è una di magnitudo modesta ma non significa che non possano esserci scosse di magnitudo maggiore per cui attenzione: quando c'è un evento di questo tipo può destabilizzare le strutture vicine e innescare ulteriori terremoti. Situazione da tenere sotto controllo".

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