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Tensione davanti a liceo di Torino: studenti manganellati durante protesta antifascista, fermato 15enne

Tensione questa mattina davanti al liceo Einstein di Torino: la polizia in assetto antisommossa è intervenuta in forze per disperdere studenti antifascisti che contestavano un volantinaggio organizzato da Gioventù Nazionale, la giovanile di Fratelli d’Italia. Fermato e ammanettato un 15enne.
A cura di Davide Falcioni
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Mattinata ad alta tensione davanti al liceo Einstein di Torino, dove l’arrivo di un gruppo di militanti di Gioventù Nazionale – movimento giovanile di Fratelli d'Italia – ha scatenato un acceso confronto con gli studenti antifascisti dell’istituto. I militanti si erano presentati per distribuire volantini "contro la cultura maranza", ma l’iniziativa è presto degenerata in un parapiglia tra proteste, slogan e un massiccio intervento delle forze dell’ordine.

Secondo il collettivo studentesco dell’Einstein, questa mattina "un gruppuscolo neofascista" ha tentato di diffondere "messaggi di odio" davanti alla scuola. "Abbiamo preso i volantini e li abbiamo buttati nel cestino", si legge in un post diffuso sui social, corredato da foto e video dei momenti di caos.

Sul posto sono intervenuti gli agenti della Digos, che ben presto hanno chiesto il supporto dei reparti della polizia in assetto antisommossa. Gli scontri verbali sono presto sfociati in spintoni e tensione, fino al fermo di un quindicenne, studente dello stesso liceo, portato via per essere identificato. Le immagini diffuse online mostrano il cortile affollato, tra cori, proteste e le volanti che presidiano l’area: uno scenario decisamente anomalo per una scuola, con agenti di polizia "armati" di manganelli, scudi e caschi intenti a fronteggiare degli adolescenti.

La testimonianza di una studentessa del collettivo

Interpellata da Fanpage.it, una studentessa del Collettivo Studentesco del Liceo Einstein ha raccontato così l’accaduto: "Questa mattina, davanti al Liceo Einstein di Torino, in via Bologna, si sono presentati alcuni militanti di Gioventù Nazionale per distribuire volantini. Non è la prima volta che accade: da quando esiste il nostro collettivo, ormai da tre anni, la scuola ha sempre reagito in modo compatto alla presenza di gruppi neofascisti, rifiutando di legittimare la loro propaganda".

Come era accaduto altre volte, i membri del collettivo hanno espresso la loro contrarietà al volantinaggio della giovanile di FDI, ma la situazione ha preso stavolta una piega diversa. Su segnalazione della Digos, infatti, è intervenuta la Celere in assetto antisommossa: "Gli agenti – prosegue la studentessa – hanno cominciato a rincorrere e caricare gli studenti, anche nelle vie laterali e anche quelli che non stavano partecipando direttamente alla contestazione. Molti si sono spaventati, soprattutto i più giovani, di fronte a una presenza così massiccia e aggressiva delle forze dell’ordine. Durante l’intervento è stato fermato un ragazzo minorenne, di circa 15 anni, che è stato portato via in manette e trattenuto per alcune ore; non sappiamo ancora se nei suoi confronti siano stati presi provvedimenti o avviate denunce".

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La Questura: "Intervento necessario, indagini in corso"

Sentita da Fanpage.it, la Questura di Torino ha confermato l'intervento affermando che si era reso necessario per "ripristinare l’ordine pubblico e separare i gruppi contrapposti". I poliziotti hanno aggiunto che sono attualmente in corso ulteriori "attività tecnico investigative".

Le reazioni

La gestione della situazione ha scatenato un’ondata di polemiche politiche e indignazione sui social, soprattutto dopo la circolazione dei video in cui si vedono agenti allontanare con forza alcuni studenti. Potere al Popolo ha espresso solidarietà al collettivo dell’Einstein con un comunicato durissimo: "Torino si sveglia con orribili immagini di studenti manganellati e arrestati dalla polizia fuori dal liceo Einstein. Sono scene inaccettabili. Ancora più inaccettabile è che la polizia difenda volantinaggi fascisti e reprima chi si oppone a questi personaggi".

Anche Osa – Opposizione studentesca d’alternativa ha parlato di "repressione nei confronti del movimento studentesco" e annunciato per il 14 novembre una giornata di mobilitazione nazionale, ribattezzata "No Meloni Day", con scioperi e cortei in numerose città italiane.

Un clima di tensione crescente

L’episodio si inserisce in un clima di crescente frizione tra collettivi studenteschi e gruppi di estrema destra, già esploso davanti ad altri licei torinesi come il D’Azeglio e il Gioberti. Negli ultimi mesi, i movimenti antifascisti hanno più volte denunciato la presenza di sigle di destra nelle scuole e nei quartieri popolari, accusandole di "propaganda mascherata da iniziative culturali".

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