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Tatiana Tramacere ritrovata a Nardò

Tatiana Tramacere rompe il silenzio: “Da anni affronto una battaglia, quando si avvicina una visita scappo”

Dopo il suo ritrovamento Tatiana Tramacere rompe il silenzio: “Non è stata una bravata ma un gesto nato da una battaglia interiore con qualcosa che non riesco a nominare”. La 27enne residente a Nardò era scomparsa il 24 novembre scorso.
A cura di Eleonora Panseri
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Tatiana Tramacere intervistata da ’Chi l’ha visto?’.
Tatiana Tramacere intervistata da ’Chi l’ha visto?’.
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"Non l'ho fatto per avere visibilità sui social, la gente può pensare quello che vuole. L'ho fatto per questioni personali, fisiche, da due anni affronto un qualcosa e ogni volta che si avvicina un controllo io scappo. Evito di affrontare la cosa, per evitare di sapere come procede quello che ho".

A parlare è Tatiana Tramacere che ha rotto il lungo silenzio dopo il suo ritrovamento, avvenuto il 4 dicembre scorso. La 27enne, residente a Nardò, era scomparsa il 24 novembre. I genitori avevano subito lanciato l'allarme ed erano partite le ricerche in tutta Italia.

Oggi, mercoledì 10 dicembre, la ragazza ha rilasciato un'intervista al programma ‘Chi l'ha visto?', condotto da Federica Sciarelli, che nei giorni scorsi aveva seguito il caso e rilanciato gli appelli della famiglia, disperata per la scomparsa.

Come ha ricordato Sciarelli, molti avevano temuto il peggio, erano circolate anche voci del rinvenimento di un corpo. Ma la 27enne è stata ritrovata sana e salva nell'armadio di una mansarda.

Tatiana si era allontanata volontariamente, come detto da lei stessa ai familiari e all'avvocato dei genitori Tommaso Valente. Fatto confermato dall'amico che l'ha aiutata a nascondersi, il 30enne Dragos Gheormescu.

"Spero di uscire da questo casino. – ha detto – Lui non ha fatto nulla di male, non mi ha trattenuta, anzi, mi ha ospitata, accolta, mi ha dato una mano. Vorrei chiedere scusa a tutti, ai cittadini di Nardò, alle forze dell'ordine, ai giornalisti".

"Può sembrare immaturo, ma l'ho fatto per qualcosa che c'è dentro di me. Non è stata una bravata. Io in quei giorni non ho visto niente, l'unica volta è stato quando Dragos è stato intervistato e ha detto che stava succedendo un casino".

"Quando ho paura mi nascondo, per questo mi sono messa nell'armadio. Ho sentito le urla, mi sono spaventata, mi è venuto il panico. Anche quello che affronto…non ne parlo con nessuno, mi tengo tutto dentro. Dragos non mi ha fatto sentire giudicata", ha aggiunto.

"Non avevo previsto nulla, è successo tutto così, quella sera dovevo vedermi con lui e tornare a casa. Ognuno affronta battaglie, non bisogna giudicare senza sapere", ha precisato.

"Mi sono lasciata travolgere da emozioni troppo forti, vorrei ringraziare chi si è mobilitato, l'Arma dei Carabinieri, i cittadini e i giornalisti che hanno tentato di raccontare la situazione con rispetto. – ha detto poi la 27enne, leggendo una lettera – Avevo un bisogno disperato di silenzio, capisco che la mia scelta possa sembrare incomprensibile".

"La mia scomparsa non è stata una bravata, ma è nata da una battaglia interiore, una guerra silenziosa con qualcosa che mi supera, che a tratti mi spezza, che non ho imparato a nominare senza tremare. Oggi ho trovato il coraggio di tornare ed è per questo che parlo, non per giustificare ma per spiegare cosa è accaduto nella mia testa e nel mio cuore", ha scritto ancora.

"Vorrei essere compresa, non assolta. Questa è la mia storia, con tutte le sue fragilità, posso solo imparare da ciò che è successo e chiedere aiuto quando mi servirà. – ha concluso – Spero che chi ascolta possa vedere l'essere umano dietro all'errore".

Gli investigatori sono riusciti a risolvere il caso anche grazie alle immagini riprese dalle telecamere di videosorveglianza che si trovano nelle vicinanze della casa dove per 10 giorni si è nascosta Tatiana. Nei video diffusi dai Carabinieri si vedono i due ragazzi camminare l'uno accanto all'altro.

"Quello che posso dire io è che eravamo saliti su un treno e questo treno viaggiava alla sua velocità. Avevamo due opzioni, aprire le porte e saltare o arrivare a destinazione. In entrambi i casi c'erano pro e contro, se salti ti fai male. Che è successo? Il treno si è schiantato e si è fermato, ma tutti dentro sono vivi", ha detto stasera Gheormescu alla trasmissione di Rai 3.

"Ognuno ha qualcosa che non va bene nella vita, i suoi problemi. A volte abbiamo solo bisogno di qualcuno che ci capisca, che ci stia affianco e che non ci faccia perdere. Chiedo scusa a tutti, alla famiglia di Tatiana per non averli avvisati", ha aggiunto il 30enne.

"Non so se in questo momento vuole vedermi, non è successo nulla di brutto tra noi e non l'ho mai costretta a rimanere qui, eravamo di comune accordo. Non ho fatto nulla di sbagliato, quando vuoi bene a qualcuno sei disposto a fare qualsiasi cosa", ha concluso.

Nei giorni scorsi gli inquirenti hanno fatto sapere che le indagini sul caso si avviavano verso la chiusura, visto che mancherebbe qualsiasi presupposto per formulare un'ipotesi di reato. Ma la ragazza non è stata risparmiata dal "tribunale" dei social.

Si è infatti vista costretta a chiudere i profili dove era molto seguita a causa degli insulti ricevuti. In molti l'hanno accusata di aver fatto allarmare inutilmente tutti, di essere stata superficiale. C'è anche chi dice che dovrebbe pagare i costi sostenuti per cercarla.

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