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Taranto, anziano perde 73mila euro investiti in Lehman Brothers. Banca condannata

All’uomo è stato riconosciuto un risarcimento di 15mila euro oltre alla restituzione del denaro investito, 73mila euro.
A cura di D. F.
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Aveva investito 73mila euro in titoli Lehman Brothers prima che la banca fallisse: i risparmi di una vita, però, erano "spariti" nel default dell'istituto finanziario e così, per 5 anni, un anziano tarantino è stato costretto a vivere in condizioni economiche a dir poco precarie, nell'attesa – o meglio, nella speranza – di rientrare in possesso dei propri beni. Ebbene, le sue speranze non sono state vane e grazie all'intervento di Confconsumatori Brindisi e dell'associazione "Dalla Parte del Consumatore" l'86enne pugliese è riuscito a riavere indietro non solo i 73mila euro, ma anche un ulteriore risarcimento di 15mila euro per il danno patrimoniale subito.

Tutto era iniziato anni fa, quando una banca suggerì all'uomo di investire tutti i suoi risparmi in titoli della Lehman Brothers, prospettati come dei "sicuri a capitale garantito, che potranno essere disinvestiti in qualsiasi momento, anche prima della scadenza, senza rischi di penale o perdite". Dopo il fallimento dell'istituto finanziario lo sfortunato risparmiatore aveva visto "sfumare" tutti i suoi risparmi. I titoli, infatti, avevano caratteristiche ben diverse rispetto a ciò che gli era stato illustrato.

E' così che l'anziano si è ritrovato da un giorno all'altro privo dei risparmi che aveva messo da parte in decenni. L'uomo però non si è dato per vinto ed ha intrapreso un’azione giudiziaria nei confronti dell’Istituto di credito. Dopo quasi 5 anni di causa, il Tribunale ha condannato la Banca alla restituzione dei 73.000 euro e al risarcimento di ulteriori 15mila. Il legale dell'anziano ha commentato: "Siamo molto soddisfatti di questa importantissima vittoria ottenuta: il Tribunale ha accolto tutte le tesi processuali portate avanti dal risparmiatore riscontrando la violazione degli obblighi informativi posta in essere dalla Banca, la quale non aveva illustrato al consumatore che si trattava di un investimento non adeguato allo stesso e, nello stesso tempo, non aveva informato l’anziano risparmiatore dei rischi dell’operazione economica".

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