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Taranto, 200 lettere di sfratto alle famiglie negli alloggi popolari: proteste in piazza

Circa duecento famiglie hanno ricevuto lettera di sfratto dalla società che ha acquisito gli immobili dal comune. Secondo Cgil e Sunia, si tratta di famiglie che in quelle palazzine (alloggi Erp) ci vivono ormai da anni e sono titolari, nella stragrande maggioranza dei casi, di decreti di assegnazione che ne giustificano la permanenza.
A cura di Antonio Palma
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C'era anche una pensionata 90enne in sedia a rotelle questa mattina tra le decine di persone scese in strada a Taranto per protestare  contro la valanga di lettere di sfratto piovute all'improvviso sulle famiglie di residenti di alcuni stabili di edilizia popolare del comune pugliese. "Non toccate le nostre case non stiamo giocando al Monopoli" hanno scandito i rappresentanti delle oltre duecento famiglie interessate, mostrando cartelloni altrettanto chiari che recitavano: "Non vogliamo pagare per i debiti delle amministrazioni precedenti". Si tratta di famiglie di inquilini e assegnatari di alcuni stabili soggetti a una procedura di cartolarizzazione da parte del Comune di Taranto che ha venduto i palazzi a una società privata. Nonostante le rassicurazioni dell'amministrarne comunale durante la procedura, infatti, la società che ha acquisito gli immobili, la Carim srl, ha intimato a tutti lo sgombero immediato entro 30 o 60 giorni inviando una valanga di lettere di sfratto

"Abbiamo diritto alla nostra casa" sottolineano i residenti ricordando che la stragrande maggioranza di loro occupa i locali in maniera lecita e con regolare lettera di assegnazione. Al loro fianco si sono schierati Cgil e  il Sunia , il Sindacato Unitario Nazionale Inquilini ed Assegnatari che hanno convocato il presidio in piazza e chiesto un incontro  alle autorità comunali. Il presidio è avvenuto sotto la sede della Carim (ex Soget) in via Solito. Secondo Cgil e Sunia i tratta di famiglie che in quelle palazzine (alloggi Erp) ci vivono ormai da decenni e nella stragrande maggioranza dei casi sono titolari di decreti di assegnazione che ne giustificano la permanenza.

"La Carim manda lettere di sgombero sostenendo che in base alle informazioni ricevute dal Comune di Taranto nessuno ha titolo per rimanere lì. Chiediamo verifica congiunta" ha spiegato il segretario della CGIL Taranto Paolo Peluso.  "Nei carteggi di queste famiglie ci sono i decreti di assegnazione e le ricevute dei canoni di locazione per edilizia residenziale pubblica regolarmente pagati" hanno aggiunto da Sunia.

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