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Svolta nell’inchiesta su Manuela Murgia morta 30 anni fa: indagato l’ex fidanzato

Svolta nelle indagini sulla morte di Manuela Murgia morta a 16 anni nel febbraio del 1995: indagato l’ex fidanzato, oggi 54enne, Enrico Astero. Il caso era stato riaperto dopo che una perizia di parte aveva evidenziato la possibilità che la giovane fosse stata violentata e poi investita da un’auto.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Manuela Murgia
Manuela Murgia

C'è una svolta nell'inchiesta relativa alla morte di Manuela Murgia, la 16enne cagliaritana trovata senza vita nel canyon della necropoli di Tuvixeddu il 5 febbraio di ormai 30 anni fa.Il suo caso è stato riaperto di recente grazie alla perizia del medico legale Roberto Demontis che aveva evidenziato la possibilità che Murgia fosse stata violentata e successivamente investita da un'auto. La famiglia ha sempre rifiutato l'ipotesi del suicidio e la nuova perizia ha sollevato dubbi sulla figura di Enrico Astero, ex fidanzato della ragazza e oggi 54enne. L'uomo è indagato ora con l'accusa di omicidio volontario. 

L'avviso di garanzia è stato notificato questo pomeriggio dalla Polizia al 54enne, difeso dall'avvocato Marco Fausto Piras. L'uomo potrà ora nominare i suoi consulenti per gli accertamenti irripetibili. Sui resti della ragazza deceduta nel 1995 dovranno infatti essere eseguite analisi genetiche e tamponature che potrebbero trovarsi sui vestiti della ragazza, mai debitamente analizzati.

Gli accertamenti saranno effettuati il 4 giugno e il legale Fausto Piras ha annunciato che presto sarà nominato un loro consulente. La Squadra mobile coordinata da Davide Carboni continua a lavorare sul caso e presto potrebbero esserci ulteriori sviluppi nelle indagini.

All'epoca dei fatti, le autorità avevano chiuso il caso ipotizzando un suicidio. Una pista alla quale i familiari della ragazza non avevano mai creduto: nel 2024 avevano chiesto la riapertura del caso, ma era stata respinta dalla Procura. La nuova perizia aveva invece evidenziato che vi era stata una caduta dall'alto nel canyon (che ha una profondità di 30 metri) ma aveva anche sottolineato che le ferite di Manuela non erano compatibili con un impatto da tale altezza e che erano invece associabili a un investimento in auto.

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