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Svolta nella Chiesa, il Sinodo Cei approva il documento che apre su donne, comunità Lgbt+ e divorziati

È stato approvato con 781 voti (su 809) dall’Assemblea sinodale della Cei il Documento di sintesi. Il testo contiene passaggi importanti sul ruolo delle donne, l’apertura verso le persone della comunità Lgbtqa+, divorziati e conviventi. Trattato anche il tema degli abusi sui minori. Ecco che cosa c’è scritto.
A cura di Eleonora Panseri
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La conferenza episcopale

È stato approvato con 781 voti (su 809) dall'Assemblea sinodale della Cei il Documento di sintesi, dal titolo “Lievito di pace e di speranza”. Il testo passato oggi, sabato 25 ottobre, conteneva gli emendamenti emersi nel corso della precedente Assemblea (che lo scorso aprile aveva bocciato la precedente versione).

A votare il documento, disponibile sul sito della Cei, sono stati vescovi, delegati delle diocesi e invitati. L'obiettivo è quello di creare "una Chiesa in cammino, in ascolto, senza pretese di superiorità, con la sola preoccupazione di accogliere il Vangelo e annunciarlo al mondo. Una Chiesa missionaria lievito di pace e di speranza", si legge.

Rivolgendosi all'Assemblea il teologo Sabino Chialà ha detto: “I passi, quando sono veri, trasformano. Non si può camminare restando gli stessi. Perché, camminando, si incontrano volti nuovi, e con essi domande di senso e sfide inattese, e dunque s’impongono scelte”.

Tra i tanti temi contenuti nel documento di sintesi è stato affrontato anche quello doloroso degli abusi, riconoscendo "criticità, resistenze e dinamiche sedimentate che talvolta hanno contrastato la corretta attenzione e salvaguardia verso i minori e le persone vulnerabili".

Il testo contiene anche un'apertura importante nei confronti delle persone Lgbtqa+: "Le Chiese locali, superando l'atteggiamento discriminatorio a volte diffuso negli ambienti ecclesiali e nella società, si impegnino a promuovere il riconoscimento e l'accompagnamento delle persone omoaffettive e transgender, così come dei loro genitori, che già appartengono alla comunità cristiana".

Presente anche l'esortazione a una maggiore vicinanza alle persone divorziateconviventi che "sono ai margini della vita ecclesiale e sacramentale a causa di situazioni affettive e familiari stabili diverse dal sacramento del matrimonio (seconde unioni, convivenze di fatto, matrimoni e unioni civili, etc.)".

Altro tema molto dibattuto negli ultimi anni all'interno della Chiesa è quello del ruolo delle donne, che dovrà essere rafforzato nei processi decisionali e negli organismi pastorali.

Importante anche il richiamo al sostegno delle Giornate "promosse dalla società civile per contrastare ogni forma di violenza e manifestare prossimità verso chi è ferito e discriminato (Giornate contro la violenza e discriminazione di genere, la pedofilia, il bullismo, il femminicidio, l'omofobia e transfobia, ecc.)".

“Una volta che oggi questa Assemblea sinodale ha congedato il testo con il suo voto, è ora compito dei Pastori assumere tutto, individuare priorità, coinvolgere forze vecchie e nuove per dare corpo alle parole. Collegialità e sinodalità”, ha ricordato il cardinale Matteo Zuppi, Presidente della Cei, nelle sue conclusioni.

“La prossima Assemblea Generale – ha spiegato – avrà proprio la discussione su questo documento come tema portante”.

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