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Studenti lanciano portapenne contro soffitto, crollano pannelli a scuola. La ds: “Scherzo maldestro”

I fatti sono avvenuti all’istituto superiore Romero di Rivoli, alle porte di Torino, dove sono venuti giù dei pannelli di polistirolo del soffitto di classe a seguito di un gioco maldestro tra gli alunni.
A cura di Biagio Chiariello
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Si torna a parlare di crolli delle scuole, proprio nel giorno in cui cade la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole, così come ha ricordato il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara, in ricordo di Vito Scafidi che 14 anni fa, in questo stesso giorno, morì in seguito al crollo della controsoffittatura in un'aula del liceo Darwin di Rivoli.

E l'incidente di oggi – riporta Repubblica – è avvenuto proprio a due passi da quella scuola: nell'istituto superiore Romero dello stesso comune alle porte di Torino, dove sono venuti giù dei pannelli di polistirolo del soffitto di classe. A quanto pare non sono stati colpiti studenti e non ci sono feriti.

Pare che la causa dell’evento sia da ricercare nel comportamento di alcuni studenti che si sarebbero resi protagonisti di atti vandalici: “Sono pannelli sottilissimi contro cui i ragazzi si divertono a lanciare il portapenne. Durante l’intervallo uno studente della classe prima è salito su una sedia per riprendere l’astuccio che era finito sopra i pannelli, perché c’era una porzione lasciata aperta per alcuni lavori, così li ha colpiti e sono caduti, sono leggerissimi”, spiega la dirigente Luisa Rossi.

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Le immagini del crollo hanno fatto il giro tra le chat su Whatsapp dei genitori, che non hanno potuto fare a meno di notare l'inquietante  coincidenza temporale e spaziale con la tragedia del Darwin.

“In questo caso – ha assicurato la dirigente – parliamo di vandalismo, uno scherzo maldestro per cui prenderemo provvedimenti, al collegio docenti. Non si può mettere a repentaglio la sicurezza per quanto siano leggerissimi e non abbiano colpito nessuno”, ha detto la preside, che ha invitato a non minimizzare l’accaduto.

“Lo studente ha ammesso la responsabilità ma non si può distruggere la scuola, nella struttura il tasso di vandalismo è importante, soprattutto tra i più piccoli”, ha concluso

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