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Studenti in corteo a Roma: cariche e fermi delle forze dell’ordine alla stazione Tiburtina (VIDEO)

Stamattina a Roma gli studenti si riunivano alla stazione Tiburtina per protestare contro la crisi economica. Continui gli scontri e i fermi della polizia nel corso della mattinata.
A cura di Susanna Picone
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Studenti in corteo a Roma: cariche e fermi delle forze dell'ordine alla stazione tiburtina

Sono tornati in piazza, oggi, gli studenti italiani per protestare contro la crisi economica che attanaglia il Paese. Lo hanno fatto, considerata l’ordinanza del sindaco Alemanno che vieta i cortei fino a metà novembre, senza alcuna autorizzazione e sin da subito si sono detti consapevoli del divieto in vigore ma convinti che non è possibile negare il diritto a manifestare solo alla luce dei fatti dello scorso 15 ottobre.

“Sfileremo in corteo per le strade del centro storico, violeremo l’ordinanza del sindaco”, questa l’intenzione degli studenti che alle 9 di questa mattina, dunque, si sono dati appuntamento alla stazione Tiburtina per raggiungere il centro storico della città.

Sin da subito l’opposizione delle forze dell’ordine è stata tale da non permettere ai primi gruppi di manifestanti di spostarsi dalla stazione Tiburtina. Gli studenti hanno denunciato “una gestione della piazza vergognosa” : “Ci stanno sequestrando a Tiburtina. Non solo ci stanno trattenendo qui da stamattina, ma ora ci dicono che per potercene andare ci devono identificare tutti”.

Dopo i primi momenti di tensione tra i manifestanti e le forze dell’ordine pare fosse stato autorizzato un corteo fino all’Università La Sapienza, lontano comunque dal centro dove vige il divieto dei cortei. Quando alcuni gruppi di studenti hanno preso una direzione diversa, la polizia ha sbarrato il passo del corteo ed è partita la carica. Gli studenti hanno provato anche ad occupare il cantiere della nuova stazione, forzando una rete di metallo: le forze dell’ordine sono subito intervenute entrando a loro volta nel cantiere e fermando i ragazzi con delle cariche per sgomberarlo.

manifestazione studenti stazione tiburtina
"G20? Bce? Alemanno? Global revolution", recita uno striscione nel piazzale della stazione presidiato dalle forze dell'ordine.

Cariche ancora protagoniste poco dopo quando gli studenti hanno steso in terra uno striscione e si sono seduti di fronte alle forze dell’ordine organizzando una sorta di assemblea a cielo aperto e alle loro spalle un gruppo ha sfondato le transenne dei lavori alla stazione Tiburtina. All’interno della stazione i ragazzi hanno acceso anche qualche fumogeno.

Molti studenti hanno lamentato di essere stati malmenati dalle forze dell’ordine che hanno provveduto ad identificare, per poi rilasciare, alcuni di loro.

A mediare tra i manifestanti e la questura sono accorsi diversi esponenti del Pd, dell’IdV e di Sel, mentre il sindaco di Roma Alemanno si è detto dispiaciuto degli incidenti che sono avvenuti nel corso della mattinata: "Per fortuna non ci sono stati grandi incidenti e mi dispiace sinceramente che la forza pubblica sia dovuta intervenire, perché abbiamo il massimo rispetto per gli studenti e per il loro diritto a manifestare. Però ci sono delle regole che tutti devono rispettare".

La “soluzione” trovata dopo la lunga mediazione tra le forze dell’ordine e gli esponenti dell’opposizione è stata quella di lasciar uscire trenta persone per volta dalla piazza e sciogliere in questo modo il presidio della stazione Tiburtina.

Dopo aver lasciato la stazione Tiburtina gli studenti sono partiti in corteo verso La Sapienza mentre sono state ripristinate le linee del trasporto pubblico che avevano subito interruzioni e deviazioni nel corso della mattinata. Il traffico è tornato regolare anche a via Tiburtina, occupata per una breve dimostrazione davanti il commissariato San Lorenzo. Una volta giunti alla Sapienza gli studenti hanno sciolto il corteo per riunirsi in assemblea cittadina.

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