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La strage di Erba di Olindo e Rosa

Strage Erba, l’avvocato di Rosa e Olindo: “Presto revisione processo, scardineremo testimonianza Frigerio”

“Abbiamo nuovi elementi di natura scientifica”. Le ultime dichiarazioni di Fabio Schembri, legale di Rosa Bazzi e Olindo Romano, durante la trasmissione di Antenna 3 ‘Lombardia Nera’
A cura di Biagio Chiariello
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"Io spero che in un mese riusciamo a assemblare tutto il materiale, compreso le consulenze che gli esperti stanno finendo, mi auguro e suppongo che entro la metà di febbraio potremo presentare la richiesta di revisione", così Fabio Schembri, legale di Rosa Bazzi e Olindo Romano, durante la trasmissione di Antenna 3 “Lombardia Nera”.

Come già emerso nei giorni scorsi, nonostante tre gradi di giudizio, i lati oscuri per gli avvocati della coppia condannata all'ergastolo per la strage di Erba sono ancora molti.  Schembri, insieme ai colleghi Nico D’Ascola, Luisa Bordeaux e Patrizia Morello, sta dunque lavorando a una richiesta di revisione del processo alla luce di “nuove prove e un testimone chiave”, come aveva affermato anche Olindo Romano.

L'obiettivo è scardinare la testimonianza del testimone Mario Frigerio. Per Schembri, l'unico sopravvissuto della strage non avrebbe "riconosciuto sostanzialmente né Rosa né Olindo. Non dimentichiamoci per esempio che Frigerio ha detto di aver visto un uomo, sconosciuto, non del posto che poi è diventato Olindo. Ma certamente Rosa non l'ha vista. Un uomo olivastro, ha specificato non di Erba, quindi non italiano, con determinate caratteristiche somatiche, identificandolo sostanzialmente in un soggetto che avrebbe potuto avere a che fare con la casa Castagna, quella frequentata da coloro che erano vicini ai fratelli di Azouz" dice l'avvocato.

Il legale quindi assicura che "ci sono elementi nuovi che non sono stati valutati da nessun giudice che vanno a corroborare quello che sto dicendo". In particolare Schembri evidenzia come lo stato di salute di Frigerio al momento della testimonianze abbia in qualche modo condizionato le sue stesse parole agli inquirenti:

Ci sarebbe stato un periodo di choc in ospedale poi vinto lo choc è passato dal soggetto sconosciuto, nonostante Frigerio conoscesse bene Olindo, a soggetto conosciutissimo Olindo. In realtà è l'esatto contrario. Noi andremo a provare che è l'esatto contrario".

E quindi aggiunge: "andremo a provare che Frigerio i primi 15 giorni, quando indicava un soggetto sconosciuto senza pressione alcuna diceva quello che effettivamente ricordava, quando ebbe a indicare per la prima volta Olindo non solo ebbe a subire una sorta di pressione, di induzione da parte di alcuni inquirenti (e questo è certificato) ma quella pressione si rivolse a un soggetto che stava malissimo".

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