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Strage di migranti al largo della Libia: 22 morti annegati dopo 9 giorni in mare

Almeno 22 persone sono morte al largo della Libia dopo aver trascorso 9 giorni in mare. A riferirlo, i 60 migranti superstiti riportati a riva dalla Guardia Costiera Libica.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Sono almeno 22 i migranti morti al largo della Libia dopo aver trascorso nove giorni in mare. I sopravvissuti alla strage sono 60 e sarebbero stati riportati a terra dalla Guardia costiera libica secondo quanto afferma la portavoce dell'Organizzazione internazionale delle migrazioni, Safa Msehli.

Nel frattempo la nave Geo Barents di Medici senza frontiere può finalmente dirigersi verso un porto sicuro: sarà Taranto il sito scelto per accogliere i 65 superstiti tratti in salvo su una barca alla deriva al largo della Libia. Geo Barents aveva soccorso 71 persone, ma almeno una decina sono state trasferite subito a riva per esigenze mediche. Altre 30 persone invece risultano disperse. Tra loro vi sono 5 donne e 8 bambini.

Secondo quanto spiegato da Medici senza frontiere, 4 donne superstiti dell'ultimo naufragio avvenuto al largo della Libia avrebbero perso il bimbo che stavano aspettando. Tra i piccoli che risultano ancora dispersi, vi sarebbero ancora tre neonati. Un minore di pochi mesi, invece, è stato strappato alla morte dopo un salvataggio tempestivo e lunghe manovre per la rianimazione. Il bambino è stato subito affidato alle cure dei medici di Malta, dove è stato evacuato insieme alla mamma.

I naufraghi hanno atteso per giorni l'assegnazione di un porto sicuro a bordo della Geo Barents. Insieme a loro, anche il cadavere di una donna morta poco dopo il salvataggio. "Molti dei sopravvissuti hanno perso parenti e amici, sono traumatizzati – ha spiegato Stephanie Hofsetter, responsabile del team medico a bordo -. Le madri che hanno perso i loro figli passano il tempo a piangere senza riuscire a dormire o mangiare. Molti dei sopravvissuti presentano ustioni da carburante ed è difficile fornire le cure necessarie a bordo. Nonostante gli sforzi del team, la nave non è il posto giusto per fornire tutto l'aiuto del caso".

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