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Sporcizia e abbandono nella casa del delitto di Signa. “Senza i genitori si era lasciata andare”

Carla Cintelli viveva sola dopo la morte dei genitori. I vicini: “Non lavorava ma ha sempre rifiutato il nostro aiuto, era schiva ed evitava i contatti”. Forse dietro il delitto un movente economico, fermato il fratello.
A cura di Biagio Chiariello
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Carla Cintelli aveva 46 anni e viveva da sola in quella casa a Signa (Firenze) dove ieri 21 settembre è stata ritrovata morta, forse strangolata al culmine di una lite con suo fratello. Quest'ultimo, Marco Cintelli, 50 anni, è stato fermato dai carabinieri della compagnia locale per l'omicidio della donna. Il delitto sarebbe maturato in un contesto di problemi economici che spetterà agli inquirenti chiarire nel dettaglio.

Come oggi scrive La Nazione, la vittima si sarebbe lasciata andare dopo la morte dei genitori arrivando ad interrompere i contatti anche coi vicini. La casa era peraltro piena di sporcizia e cumuli di oggetti, tanto da rendere difficile anche solo entrare per le forze dell'ordine. Le utenze in gran parte staccate.

 "Da quando erano morti il padre e la madre si era lasciata andare – racconta Luca, residente nel palazzo di via don Minzoni –. Evitava ogni contatto, era sempre sola. Se vedeva qualcuno aspettare l’ascensore si fermava a distanza per non salire insieme ad altri, mangiava alla Caritas e passava le giornate a girovagare a piedi fra Signa, Lastra e Firenze, dove andava in treno

"Noi condòmini le pagavamo alcune utenze, altre le erano state staccate. La cassetta della posta era piena di raccomandate, che lasciava lì per mesi senza ritirarle. Il fratello invece aveva una vita normale: era venuto una volta anche a fare una riparazione a casa nostra. Lavorava e aveva una famiglia, anche lui era molto chiuso" continua l'uomo.

Una situazione di progressivo degrado, quello che aveva travolto Carla Cintelli, che era peggiorato di anno in anno. "Da bambina sembrava una persona tranquilla, serena, anche se molto introversa – spiegano ancora i vicini – ma da una decina d’anni la situazione era peggiorata. Dall’appartamento arrivava cattivo odore e tante volte avevamo cercato di parlarle, ma non voleva essere avvicinata".

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