video suggerito
video suggerito

Sotto indagine per foto di roghi, 17enne finisce in arresto per atti sessuali su minore: voleva sfregiare 13enne

Il ragazzo, intercettato dalla digos dopo aver postato foto e video che lo riprendevano nelle zone devastate dai roghi ma anche accanto a coltivazioni di cannabis, minacciava di sfregiare con l’acido la fidanzatina 13enne che voleva lasciarlo. Per l’accusa era pronto ad appiccare nuovi roghi anche quest’anno attendendo solo le condizioni meteo favorevoli.
A cura di Antonio Palma
0 CONDIVISIONI
Immagine

Sui social pubblicava foto e video dei devastanti incendi a Palermo e di coltivazioni di droga e per questo il 17enne era finito nel mirino della Digos ma, durante le intercettazioni, la polizia ha scoperto non solo che era pronto ad appiccare nuovi roghi ma che aveva una relazione con una ragazzina appena 13enne che minacciava continuamente di sfregiare con l'acido perché lei voleva lasciarlo.

Le indagini a carico del minore, residente in un paese in provincia di Palermo, hanno fatto emergere gravi indizi di colpevolezza che hanno portato all'arresto del 17enne con le gravi accuse di atti sessuali con una 13enne, minaccia, detenzione e porto di armi in concorso, produzione e spaccio di droga e di avere appiccato diversi incendi nei boschi in provincia di Palermo, uno dei quali è costato la vita a un forestale che lo stava spegnendo.

Le indagini sono nate da alcuni scatti e video che il 17enne postava sui social e che lo riprendevano nelle zone devastate dai roghi ma anche accanto a coltivazioni di cannabis. Per lui quindi erano state disposte le intercettazioni  che hanno fatto emergere una vicenda ancora più terribile di minacce a una tredicenne.

Per il minore è scattata l'accusa di atti sessuali con la 13enne sua fidanzatina, a causa della differenza di età tra i due, ma anche di minacce nei confronti della stessa. Dalle intercettazioni infatti sarebbe emerso un rapporto burrascoso che la più piccola voleva interrompere. Una decisione che il 17enne non accettava arrivando a minacciare di sfregiarla con l'acido se non fosse tornata con lui, ignorando anche la telefonata della madre che gli chiedeva di smetterla.

Inoltre durante la perquisizione domiciliare in casa sono state trovate due carabine, alcuni pugnali, un machete, cartucce per armi di grosso calibro e alcune pistole soft air repliche di quelle originali che hanno fatto scattare l'accusa di detenzione e porto di armi.

Nella stessa perquisizione trovate anche diverse piante di cannabis e diverse bottiglie di liquido infiammabile oltre a un barattolo di vetro con un composto di benzina e polistirolo utilizzato come accelerante incendiario. Rinvenimenti che hanno avvalorato le accuse di spaccio e di incendi dolosi. Per l'accusa, il 17enne sarebbe anche coinvolto negli incendi che nel 2023 lambirono le porte di Palermo ed era pronto ad appiccare nuovi roghi anche quest'anno attendendo solo le condizioni meteo favorevoli: grande caldo e vento di scirocco.

0 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views