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Sorprende i ladri in casa e ha un infarto: morta donna nel torinese, il corpo scoperto dalla cugina

Mistero a Nole Canavese: Ida Pradotto, 88 anni, trovata morta in casa dopo un probabile furto. Nessun segno di violenza; indagini e telecamere al vaglio dei carabinieri. Si ipotizza un infarto dopo la scoperta dei ladri nella sua abitazione.
A cura di Davide Falcioni
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Immagine di repertorio.
Immagine di repertorio.

Un mistero avvolge la morte di un’88enne trovata senza vita ieri sera nella sua abitazione di Nole Canavese. La donna, Ida Pradotto, giaceva rannicchiata sul pavimento della camera, come se si fosse accasciata all’improvviso dopo aver sorpreso uno o più intrusi introdottisi nella sua villetta: l'ipotesi al momento più accreditata è che l'anziana abbia avuto un infarto dopo aver sorpreso i ladri in casa. Secondo il primo esame esterno, il medico legale dell’Asl To4 non avrebbe riscontrato segni di violenza. Ma l’assenza di certezze mantiene gli investigatori nel territorio delle ipotesi: saranno i rilievi dei carabinieri della Compagnia di Venaria Reale, rimasti a lungo sul posto, a chiarire le ultime ore di Ida.

La scoperta e la chiamata al 112

A lanciare l’allarme, attorno alle 19, è stata la cugina della vittima, Anna Maria, con cui la pensionata divideva la casa. Tornata dalla messa in paese – poco più di dieci minuti a piedi – insieme al badante, ha capito subito che qualcosa non andava. Le porte spalancate, l’appartamento sottosopra e Ida a terra, ormai senza vita. Il badante ha chiamato immediatamente il 112 e il 118. Nel giro di pochi minuti sono arrivate le pattuglie del nucleo radiomobile e della stazione di Mathi, oltre ai sanitari, che però non hanno potuto far altro che constatare il decesso.

Gli inquirenti non escludono che i ladri conoscessero le abitudini delle due anziane e potessero contare sull’aiuto di un basista. Certo è che non si aspettavano di trovare Ida in casa: il sabato sera, infatti, la donna accompagnava abitualmente la cugina a messa per poi fare qualche acquisto. Ieri, invece, aveva preferito restare a riposo.

Telecamere e rilievi scientifici

Come spiega La Stampa nella villetta affacciata sulla provinciale sono arrivati anche gli specialisti del nucleo operativo e della sezione scientifica, impegnati nella ricerca di impronte e tracce utili. Intanto altri militari, insieme alla polizia locale di Nole, hanno iniziato a raccogliere i filmati registrati dalle telecamere della zona. Il paese può contare su una rete di videosorveglianza estesa e tecnologicamente avanzata, già rivelatasi preziosa in passato per indagini su furti e violazioni stradali. Su disposizione della Procura di Ivrea, gli investigatori hanno acquisito anche le immagini riprese da diversi impianti privati. Il quadro è ancora tutto da comporre. Solo i prossimi giorni diranno se la morte di Ida Pradotto sia stata causata da un malore o la conseguenza di un incontro inatteso con chi si era intrufolato nella sua casa.

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