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“Sono stato reclutato dai corpi speciali”, invece era a casa dell’amante. Denunciato dalla moglie

Un uomo di 50 anni di Novara ha raccontato alla moglie che sarebbe dovuto partire per un lungo periodo di tempo dopo essere stato reclutato da un’organizzazione paramilitare. La donna, preoccupata, si è rivolta alla polizia: gli agenti hanno scoperto che l’uomo non era in missione bensì in Salento, a casa dell’amante.
A cura di Davide Falcioni
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Che gli "adulteri" siano abituati ad accampare le scuse più fantasiose per giustificare le loro scappatelle è cosa nota, ma quello che ha fatto un uomo di Novara supera ogni immaginazione: alla moglie infatti ha raccontato di essere stato reclutato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano, mentre in realtà si era solo trasferito in Salento per stare insieme a un'altra donna. Come se non bastasse l'uomo, 50enne residente in provincia di Novara, è stato denunciato dagli agenti della Digos di Lecce con l'accusa di detenzione abusiva di armi: nella sua casa pugliese infatti la polizia ha trovato un pugnale con relativo fodero, della lunghezza complessiva di 38 centimetri, una baionetta marca "Waffenfabrik Neuhausen", completa di fodero in metallo, lunga complessivamente circa 45 centimetri.

Il cinquantenne si era trasferito da qualche tempo in un borgo della provincia di Lecce insieme ad un'altra donna, ma alla moglie aveva raccontato di essere stato reclutato tra le fila di un’organizzazione paramilitare. La donna, allarmata dalle lunghe assenze del marito, si è rivolta alla polizia di Novara raccontando loro che il marito gli aveva mostrato di essere in possesso di una pistola a suo dire assegnatagli in dotazione all’ingresso nel gruppo paramilitare. E' quindi iniziata un'indagine al termine della quale il cinquantenne è stato rintracciato non sui campi di battaglia, bensì presso l’abitazione della donna che attualmente frequenta.

L'uomo è stato poi perquisito e nella sua camera da letto, conservati in un armadio, sono stati rinvenuti il pugnale e la baionetta. Nel cassetto di un comò è stata invece rinvenuta una "scacciacani" di colore nero, marca Kimar, modello 92 Auto, replica della pistola Beretta modello 92 in uso alle forze di polizia: poco più di un'arma giocattolo che può essere detenuta anche senza porto d’armi e non va denunciata. Diverso invece per il pugnale e la baionetta, che rientrando di diritto tra le cosiddette "armi bianche" avrebbero dovuto essere denunciate all’autorità di pubblica sicurezza. Per questo le armi sono state sequestrate e l’uomo è stato denunciato.

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