Sondaggi politiche 2013: tra Bersani e Berlusconi ancora 2,5 milioni di voti di differenza

Quando mancano meno di tre settimane al voto delle politiche 2013, cominciano ad assumere una valenza fondamentale le variazioni dei flussi di consenso individuate dai sondaggi elettorali. In tal senso, estremamente interessante risulta la comparazione dei risultati ottenuti dai diversi istituti, che testimonia in qualche modo come si stiano consolidando i risultati con il passare dei giorni. È infatti opinione comune ai diversi istituti che la "rimonta" di Silvio Berlusconi abbia subito una brusca frenata, dopo il colpo a sorpresa della proposta di restituzione dell'Imu che sembrava poter alimentare un trend positivo del centrodestra. In effetti, malgrado la forbice si sia assottigliata, resta sempre ampio il divario tra la coalizione guidata dal Cavaliere e quella guidata da Bersani: si passa dai 5,5 punti del sondaggio SWG, ai 6,4 di quello Tecné, fino agli 8 della rilevazione Ipsos (per citare i più recenti).
Molto interessante è anche la media elaborata dal sito notapolitica.it, ottenuta prendendo in considerazione i dati elaborati da diversi istituti di rilevazione (oltre a quelli già citati ci sono Data, Ipr, Piepoli e Lorien). Il risultato finale vede il centrosinistra avanti con il 35% dei voti (Pd 30, Sel 4,1), il centrodestra a quota 29,1 (Pdl 19,4, Lega 5,4, Fratelli d'Italia 1,7), il Movimento 5 Stelle al 14,8%, Rivoluzione Civile al 4,7%, Fare per Fermare il Declino all'1,5%, Radicali allo 0,9%.
Tradotto in soldoni, la distanza fra le due coalizioni sembra superiore ai due milioni di voti: un divario ampio, forse irrecuperabile, anche se va tenuta in considerazione l'ampia fascia di indecisi o "tendenzialmente" astenuti, la cui mobilitazione potrebbe cambiare gli equilibri (resta da capire in che misura). Insomma, la conquista del premio di maggioranza alla Camera dei Deputati da parte del centrosinistra non sembra in discussione, mentre resta sempre in discussione il risultato finale al Senato della Repubblica, con estrema incertezza in Lombardia e Sicilia.