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Soffocò 27enne per 16 minuti, barista ai domiciliari: “Omicidio volontario, mostrò totale indifferenza”

Disposti gli arresti domiciliari per Francesco Assunto, il 32enne che ha immobilizzato e soffocato per 16 minuti il 27enne Giovanni Palazzotto a Bitritto. Secondo il Tribunale del Riesame, il barista avrebbe ucciso volontariamente il giovane, mostrando “indifferenza e assenza di remore morali”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il Tribunale del Riesame di Bari, accogliendo parzialmente il ricorso della Procura, ha disposto gli arresti domiciliari per Francesco Assunto, il 32enne gestore di un bar di Bitritto indagato per l'omicidio del 27enne Giovanni Palazzotto. Secondo il Riesame, il 32enne avrebbe ucciso intenzionalmente Palazzotto soffocandolo per lunghi 16 minuti. L'omicidio è avvenuto il 20 novembre scorso, proprio davanti al locale gestito dal giovane barista. Il provvedimento per i domiciliari non è eseguibile prima di un'eventuale pronuncia della Cassazione alla quale potrebbero rivolgersi le parti.

Il 20 novembre scorso, Assunto avrebbe bloccato a terra per circa 16 minuti il 27enne Palazzotto, comprimendogli il torace con le ginocchia e soffocandolo. Il tutto, secondo gli inquirenti, per impedire al giovane di entrare nel bar e danneggiarlo. Assunto era stato arrestato per omicidio subito dopo il fatto, ma scarcerato poco tempo dopo dal gip che non aveva convalidato il provvedimento. Il giudice aveva ritenuto che l'indagato avesse agito "per legittima difesa o per un eccesso colposo della stessa".  Secondo il Riesame, invece, vi sono indizi di grave colpevolezza a carico del 32enne per considerare l'omicidio volontario e ipotizzando perfino il pericolo di reiterazione del reato. "La violenza e l'assenza di remore morali – si legge nel provvedimento -, la spietata freddezza e l'accanimento mostrati da Assunto non possono dirsi sopiti. Esiste quindi il pericolo che l'indagato commetta altri delitti dello stesso tipo".

Secondo quanto è scritto nell'ordinanza, Assunto avrebbe infierito "in maniera continuativa con la forza fisica e con continui insulti" contro il 27enne, "non mostrando pietà neppure quanto il giovane era in fin di vita". Questo, secondo il giudice, evidenzia "la totale insensibilità perfino davanti alla morte". Il 32enne, stando al testo del provvedimento, si sarebbe mostrato indifferente anche davanti al cadavere, quando i carabinieri sono intervenuti.

Le ore prima del delitto

Secondo quanto rilevato dagli inquirenti, la mattina del 20 novembre Palazzotto si sarebbe presentato davanti al bar intorno alle 5 del mattino, in stato di alterazione forse dovuto all'assunzione di alcol e droghe. Il 27enne si sarebbe avvicinato all'entrata del locale, urlando e scalciando la porta d'ingresso per entrare. Poco prima, il giovane avrebbe danneggiato il vicino bar "Blanco".

Davanti al rifiuto di Assunto, il ragazzo avrebbe continuato a inveire per fare irruzione nel locale. Poco dopo, il gestore del bar lo avrebbe aggredito e immobilizzato sull'asfalto, soffocandolo per 16 minuti fino a causarne il decesso.

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