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Siracusa, poliziotto di 35 anni si uccide con la pistola d’ordinanza

L’uomo prestava servizio a Siracusa nell’emergenza migranti: forse all’origine del suicidio una delusione sentimentale.
A cura di D. F.
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Si chiamava Tommaso Socci, aveva 35 anni, ed era un agente di polizia marchigiano di stanza a Bologna ma spedito a Siracusa, in Sicilia, per prestare servizio nell'emergenza immigrazione: l'uomo si è suicidato sparandosi alla testa con la pistola d'ordinanza nella camera dell'hotel in cui alloggiava. Erano le 18 quando gli ospiti dell'albergo Panorama hanno udito un colpo di arma da fuoco provenire dalla stanza dell'agente. Immediatamente i suoi colleghi si sono precipitati per verificare cosa fosse accaduto ed hanno scoperto il corpo senza vita di Tommaso. Ogni tentativo di soccorso si è rivelato inutile.

Ancora ignote le motivazioni del gesto, ma secondi gli inquirenti alla base del suicidio potrebbero esserci delle delusioni sentimentali. La relazione di Tommaso con una ragazza greca, anche lei poliziotta, si era interrotta pochi mesi fa inaspettatamente: l'evento aveva fortemente scosso il 35enne, che era precipitato in una profonda depressione. Tommaso Socci è nato a Chiaravalle, in provincia di Ancona, nel 1980 ed è vissuto nella cittadina marchigiana fino a oltre dieci anni fa. Da molti anni si era trasferito a Bologna dove lavorava in polizia ed era utilizzato spesso per mansioni di ordine pubblico negli stadi per tenere sotto controllo le tifoserie in occasione delle partite di calcio.

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