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Si torna ai giudizi in pagella per le scuole elementari: come funzionerà

Le scuole elementari abbandonano i voti di fine quadrimestre su una scala numerica con un massimo di 10 e si trasformano in valutazioni su diverse categorie: Avanzato, Intermedio, Base e In via di prima acquisizione. Il Miur ne ha stabilito le regole: ecco come funzioneranno i nuovi giudizi per gli studenti più piccoli.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Le pagelle del primo quadrimestre arriveranno anche quest'anno, ma ci sarà una novità importante per gli studenti più piccoli. Le scuole elementari introducono di nuovo i giudizi al posto dei voti numerici. I numeri fino a 10 sono tacciati di estrema durezza se applicati ai bambini e spesso, per evitare di mortificare gli studenti, sono adoperati con elasticità dagli insegnanti. Con l'ordinanza del 4 dicembre 2020, vengono stabiliti 4 nuovi livelli di apprendimento con i relativi giudizi: Avanzato, Intermedio, Base, In via di prima acquisizione. Da dimenticare quindi i vecchi giudizi che da Insufficiente arrivavano ad Ottimo: con queste nuove categorie, il Ministero punta a una valutazione dei livelli di apprendimento.

Le regole del Miur

Avanzato è il livello che il Miur definisce come massimo grado sulla scala di giudizio. L'alunno giudicato in stato "avanzato" porta a termini i compiti con facilità, utilizzando la varietà di risorse date dal docente o reperite altrove, in tutto in modo autonomo e continuo. Il livello intermedio, invece, è previsto per gli studenti che portano a termine i propri compiti in maniera autonoma anche se in modo discontinuo e non sempre del tutto autonomo.

Il livello di base è per i bambini che riescono a portare a termine i compiti solo in situazioni già conosciute con le risorse date dal docente, sia in modo autonomo ma discontinuo che con l'aiuto dei più grandi, ma con continuità. Per i bambini con maggiori difficoltà si profila il giudizio "In via di prima acquisizione": l'alunno porta a termine i compiti solo in situazioni già conosciute e con l'aiuto del docente, oltre che di risorse specifiche fornite. L'ottica è quella della valutazione dell'apprendimento più che del bambino. Le linee guida sono inoltre pensate anche per gli insegnanti, che in base ai giudizi dovrebbero modellare il proprio metodo educativo sui bisogni degli studenti che formano la classe. Si punta quindi a valorizzare i ragazzi e a lavorare sui punti più critici di ognuno di loro.

La definizione dei criteri dei vari livelli, però, sarà una decisione nelle mani dei collegi docenti. Di base però, tutti saranno delineati su 4 criteri che sono l'autonomia dell'alunno, la situazione in cui si trova l'alunno, le risorse usate per portare a termine i compiti e la continuità dell'apprendimento.

Voti, stelline o giudizi differenti da quelli stabiliti potranno essere utilizzati, secondo l'ordinanza, per la valutazione durante il corso dell'anno per tracciare l'andamento dello studente nel corso dei mesi. La scheda di valutazione, però, dovrà essere uniformata ai livelli stabiliti e rispondere quindi alle stesse "regole" delle pagelle finali. Anche i registri elettronici, quindi, si stanno adattando alla prossima nuova modalità: con un aggiornamento, la valutazione periodica e finale dei registri elettronici dovrà essere improntata ai livelli stabiliti e dovrà essere uniforme.

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