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Si frattura il femore ma a Stromboli non c’è l’ambulanza e viene spostato in apecar: Schifani manda ispettori

La disavventura raccontata dal giornalista Francesco Viviano su Facebook, dove ha pubblicato una fotografia con lui sdraiato su una motoape. In piena stagione turistica, sull’isola manca un’ambulanza funzionante.
A cura di Susanna Picone
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La foto pubblicata su Facebook dal giornalista
La foto pubblicata su Facebook dal giornalista

"A seguito del grave episodio verificatosi nei giorni scorsi sull'isola di Stromboli e del successivo ricovero del giornalista Francesco Viviano presso l'ospedale Papardo di Messina, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha chiesto all'assessore alla Salute Daniela Faraoni, di avviare un'ispezione presso la struttura ospedaliera", è quanto fa sapere la Regione siciliana dopo che il paziente ha raccontato sui social, con tanto di foto, quanto gli è accaduto.

Caduto a Stromboli, si è fratturato il femore ed è stato trasportato su una motoape dato che l’unica ambulanza presente sull’isola è fuori uso da mesi. Dopo l'arrivo in elisoccorso al Papardo, il giornalista ha anche lamentato una lunga attesa prima di essere preso in carico e trasferito. Ora la Regione ha incaricato il dirigente generale del Dasoe, Giacomo Scalzo, di attivare immediatamente le verifiche del caso.

La commissione si è insediata questa mattina al Papardo per accertare le ragioni della lunga attesa – circa quattro ore – prima del trasferimento del paziente al Policlinico, dove è stato successivamente operato. Poco dopo la denuncia social di Viviano Schifani lo ha contattato per esprimere la propria solidarietà e scusarsi: "Faremo tutto il necessario – ha dichiarato il presidente – per accertare responsabilità e prevenire simili episodi, soprattutto nelle isole minori, dove la presenza turistica estiva impone servizi sanitari tempestivi ed efficienti".

"Queste sono le ambulanze a Stromboli – aveva scritto il giornalista su Facebook – da tre giorni mi trovavo a Stromboli, sono caduto e mi sono rotto un femore. Come portarmi nella pista elisoccorso dell'isola per poi raggiungere un ospedale a Messina? La brava e gentile dottoressa della guardia medica dell'isola si mette le mani nei capelli. Da mesi l'unica ambulanza si è guastata e con l'isola piena di turisti i vari responsabili dell'Asp non hanno fatto niente. La dottoressa fa un giro di telefonate e finalmente trova una motoape di un muratore che si commuove e si presta ad accompagnarmi all'elipista di Stromboli. Mi assistono come infermieri due muratori marocchini e finalmente sono a bordo dell'elicottero con destinazione ospedale Papardo di Messina".

Poi la lunga attesa su una barella in pronto soccorso con – racconta il giornalista – nessuno che lo considera. "Spazientito chiedo a un medico che passava quale sarebbe stata la mia sorte. ‘Ancora non sappiamo', risponde. Che vuol dire? ‘Vuole dire che da domani il nostro reparto di ortopedia chiude per ferie. Una disposizione data a voce e che quindi non viene comunicata a nessuno né alle guardie mediche del circondario messinese né all'elisoccorso'".

Solo dopo ore di attesa il trasferimento al Policlinico di Messina e l’intervento chirurgico.

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