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Shock in Sardegna, Gianfranco trovato morto nel capanno: ucciso a fucilate, è mistero

La scoperta ha sconvolto la comunità locale. Il sindaco di Genoni lo descrive come “un ragazzo tranquillo e riservato, un lavoratore che si dedicava giorno e notte all’azienda di famiglia che aveva costruito il padre e che non è mai stato invischiato in storie torbide, così come tutta la sua famiglia”
A cura di Antonio Palma
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Orribile ritrovamento in Sardegna dove un allevatore di 36 anni è stato rinvenuto senza vita all’interno della sua azienda agricola con evidenti segni di colpi di arma da fuoco. La terribile scoperta è avvenuta nella mattinata di domenica in località Tramazzetta, nel territorio del comune di Genoni, nella provincia del Sud Sardegna. La vittima è Gianfranco Melis che, come faceva tutti i giorni, si era recato sul posto per badare ai suoi animali. A ritrovare il cadavere dell’uomo è stato l’anziano padre di 80 anni che, non vedendolo tornare, è andato a cercarlo facendo la terribile scoperta.

Il corpo senza vita di Gianfranco Melis era riverso a terra all'interno del capannone dove vengono custoditi attrezzi e macchinari dell’azienda agricola di famiglia e giaceva in una pozza di sangue. I familiari hanno subito dato l'allarme ma purtroppo per l’allevatore non c’era più niente da fare. Sul posto sono accorsi i carabinieri che hanno immediatamente informato il pm e aperto una indagine. Sul luogo anche gli esperti dei reparti della scientifica del Ris di Cagliari e il medico legale per i primi accertamenti dl cadavere e sulla scena del ritrovamento dell’uomo.

Fin da subito è stata esclusa la morte naturale visti gli evidenti segni di più colpi di arma da fuoco. Al momento le indagini, condotte dai militari dell'aliquota operativa del Norm di Isili e del nucleo investigativo del reperto operativo di Nuoro, sotto il coordinamento del sostituto procuratore di Cagliari Giua Marassi, spaziano a tutto campo per fare luce sua una morte violenta che ha sconvolto l’intera comunità locale. "Gianfranco era un ragazzo tranquillo e riservato, un lavoratore. Si dedicava giorno e notte all'azienda di famiglia che aveva costruito il padre, non è mai stato invischiato in storie torbide, così come tutta la sua famiglia che ha fatto enormi sacrifici per andare avanti" ha raccontato il sindaco della cittadina, aggiungendo: ”La nostra speranza è che presto si scopra che si è macchiato del delitto e venga assicurato alla giustizia".

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