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Omicidio Saman Abbas

Shabbar Abbas rifiuta l’avvocato offerto gratis dall’Italia: “Le loro prove non sono attendibili”

Shabbar Abbas, accusato di essere il mandante dell’omicidio della figlia Saman, avrebbe rifiutato l’offerta di assistenza gratuita di un avvocato in Italia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Saman Abbas e il padre Shabbar
Saman Abbas e il padre Shabbar
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Shabbar Abbas avrebbe rifiutato l'aiuto offerto dall'Italia. L'uomo accusato dell'omicidio della 18enne Saman avvenuto a Novellara nell'aprile del 2021 ha rifiutato l'assistenza di un avvocato offerta gratuitamente dal governo italiano.

Nel corso dell'udienza del 24 gennaio a Islamabad, i funzionari dell'ambasciata italiana in Pakistan hanno chiesto all'uomo di leggere e firmare un documento fornito dal nostro Paese sia in inglese che in urdu. L'imputato non ha voluto accettare, evitando di spiegare il motivo della sua decisione.

All'inizio dell'udienza, l'avvocato Akhtar Mehmood, che lo difende in Pakistan, ha contestato i documenti depositati dall'ufficiale dell'Agenzia federale del Paese.

Le carte trasmesse dall'Italia con i dettagli dell'indagine in corso da parte della procura di Reggio Emilia, secondo lui, non conterrebbero "prove affidabili e ammissibili".

I Carabinieri sul luogo in cui è stato trovato il cadavere
I Carabinieri sul luogo in cui è stato trovato il cadavere

Il legale ha poi presentato la domanda di rilascio del padre della 18enne su cauzione. Il giudice ha sospeso l'udienza aggiornandola al 26 gennaio. Resta nel frattempo ricercata la madre della vittima, fuggita in Pakistan subito dopo il delitto.

I resti della 18enne trovati nei pressi di un casolare di Novellara sono stati analizzati e l'identità di Saman è stata accertata grazie all'impronta dentaria. Nel frattempo continuano gli accertamenti sui suoi vestiti: gli esperti sono alla ricerca di tracce che possano rimandare ad altri complici dell'omicidio ancora sconosciuti all'indagine.

Il termine di deposito della relazione finale sulle evidenze delle analisi è stato prorogato a metà aprile. I periti prenderanno tutto il tempo a disposizione per fornire un resoconto dettagliato sul cadavere della 18enne scomparsa nell'aprile scorso a Novellara. La giovane si era opposta a un matrimonio combinato voluto dai familiari e dallo zio attualmente in carcere.

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