Sequestrato e giustiziato da una baby-gang: voleva far prostituire la fidanzata

Prima gli hanno sparato addosso 10 colpi di arma da fuoco, poi lo hanno avvolto in una coperta e gettato in una cisterna contenente liquami. E' un omicidio terrificante quello che si è consumato lo scorso 8 marzo a Borgo Sabotino, frazione di Latina. Il movente sarebbe da ricercare nella prostituzione. La vittima avrebbe infatti cercato insistentemente di convincere una ragazza a "vendere" il proprio corpo, e così l'ex fidanzato della giovane e i suoi amici l'avrebbero rapito, ucciso e gettato in un pozzo dopo avergli legato alcuni pesi ai piedi. Le indagini coordinate dal pm Gregorio Capasso e svolte dalla Squadra mobile di Latina hanno permesso dunque di arrivare ai tre giovanissimi killer, uno ancora minorenne. Tutti di nazionalità romena, così come la vittima, il 28 enne N. A. G.
E' stato uno degli assassini a confessare l'omicidio. Il ragazzo, 18 anni, ha poi deciso di collaborare con la polizia raccontando tutti i dettagli dell'efferato crimine. Gli inquirenti ora vogliono vederci chiaro. Sembra comunque che la sera dell'omicidio, sarebbe stata la stessa ragazza, di nazionalità albanese, che il 28 enne stava cercando di convincere a prostituirsi insieme con altre sue amiche, a fare da esca per la stessa vittima: la giovane aveva un appuntamento, al quale però si sono presentati i suoi assassini. Gli agenti, durante le perquisizioni, hanno trovato e sequestrato dosi di cocaina e marijuana, due pistole e diverse munizioni.