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“Sedute spiritiche a scuola, le matite si muovevano da sole”, preside chiama l’esorcista

È quanto accaduto in un istituto di Reggio Calabria, la scuola primaria “Telesio”, dove la dirigente ha deciso di chiedere aiuto dopo la scoperta di alcuni bambini che giocavano in classe a “Charlie Challange”, un gioco “occulto”.
A cura di Susanna Picone
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Circa un mese fa in una scuola primaria di Reggio Calabria, la “Telesio”, è accaduto qualcosa che ha fatto preoccupare una insegnante. Insegnante che, entrando in classe, avrebbe trovato alcuni alunni raccolti in cerchio attorno a un foglio diviso in quattro quadranti con sopra incrociate due matite. Nei quattro quadranti i ragazzi, tutti tra i 9 e gli 11 anni, avevano scritto due volte la parola “Sì” e due la parola “No”. Si tratta di un gioco che si chiama Charlie Challenge ed è diventato virale qualche tempo fa grazie a YouTube e vari social network e che se per qualcuno è solo un trucco da illusionisti abbastanza grossolano, per altri è un gioco "satanico" e come tale pericoloso. Attraverso il Charlie Challenge secondo qualcuno viene invocato lo spirito di Charlie, ovvero il Demonio, che in questo modo riesce a entrare nella vita dei ragazzi affascinati dall’occulto. Ebbene, secondo quanto rivela un’inchiesta del Corriere della Sera, preoccupata la dirigente scolastica dell’istituto di Reggio Calabria avrebbe chiamato l’esorcista per portarlo a scuola. “Un incontro informativo e di prevenzione sui rischi della rete e delle nuove tecnologie”, ha specificato comunque la preside, provando a minimizzare l’accaduto e il suo provvedimento. Ma questa versione non è stata del tutto confermata dagli altri partecipanti, che al quotidiano hanno raccontato altre cose parlando di un incontro su satanismo, esorcismi, fattucchiere e maghi.

Lo scorso anno il caso dell'alunno "indemoniato" – Il Corriere ha ascoltato telefonicamente anche Nunzio Di Stefano, assistente di don Piero Catalano, a sua volta discepolo del noto esperto di esoterismo don Gabriele Amorth. “La preside ci ha chiamati dicendo che una maestra era entrata in classe e aveva notato delle matite che si muovevano da sole. Ci ha chiesto consiglio su cosa fare e come comportarsi. Così siamo andati a scuola e abbiamo parlato con le insegnanti e informato sui pericoli di questi riti satanici. Perché con il diavolo non si scherza”, ha spiegato il teologo. La scuola calabrese, che non sembra voler commentare la vicenda, non sarebbe neppure nuova a episodi del genere: alcune maestre hanno detto che già lo scorso anno la dirigente disse che un bambino era stato visto fare un balzo di alcuni metri e anche in quel caso si ritenne vittima del diavolo. Quel bambino, stando ad alcune testimonianze, avrebbe poi seguito un percorso di liberazione presso un prete esorcista.

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