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“Se ti viene il cancro è la fine”, così il ginecologo Miniello consigliava rapporti sessuali con lui

Dalle iniziali 4 donne, sono salite a 16 le vittime dei presunti abusi sessuali i cui racconti potrebbero ora entrare nel fascicolo di indagine sul ginecologo barese.
A cura di Antonio Palma
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Si aggrava la posizione del ginecologo barese Giovanni Miniello, agli arresti domiciliari con l'accusa di violenza sessuale aggravata nei confronti di due pazienti convinte ad avere rapporti sessuali con lui come cura. Dalle iniziali 4 donne, infatti, sono salite a 16 le vittime dei presunti abusi sessuali i cui racconti potrebbero ora entrare nel fascicolo di indagine dopo che la Procura ha chiesto un incidente probatorio. Gli ulteriori casi sono emersi proprio a seguito della notizia dell'indagine a carico del medico e dei servizi tv delle Iene che hanno spinto alcune ex pazienti del dottore a farsi avanti per raccontare le loro esperienze. Secondo i Pm, le loro querele tardive dipendono dal fatto che solo con le indagini le donne hanno preso coscienza di avere subito abusi sessuali che credevano normali condotte di una visita ginecologica.

Per la Procura, infatti, Miniello avrebbe usato quelle condotte in modo seriale sulle sue pazienti per provare piacere personale visto che in nessun caso le "manovre erano giustificate da finalità diagnostiche". Inquietanti i racconti delle presunte vittime che raccontano di palpeggiamenti profondi e prolungati di seni, gambe e glutei ma anche di ispezioni anali non giustificabili con una visita ginecologica. Condotte che per la procura sono aggravate dal fatto che spesso il medico le giustificava paventando possibili pericoli per la salute delle pazienti. In diversi casi si sarebbe spinto a proporre attività sessuali di vario genere come sorta di cura per malattie spesso inesistenti. Il medico infatti è accusato di aver proposto rapporti sessuali come cura per il papillomavirus o per prevenire il tumore dell’utero durante le visite prospettando alle pazienti un grave danno alla salute in caso di rifiuto.

Secondo gli atti della Procura, a una paziente  il cui risultato del test era negativo avrebbe dichiarato: "Il virus è bastardo, latente, dormiente, si risveglia quando vuole, tu ce l'hai". "Precipiti nel burrone, cioè ti viene il cancro al collo dell’utero ed è la fine" avrebbe detto ad una delle pazienti per convincerla a sottoporsi alla sua terapia sessuale. Altre donne hanno raccontato invece che l'uomo si sarebbe spacciato per esperto in sessuologie fornendo spiegazioni pratiche su come avrebbe dovuto essere praticata la masturbazione. In un altro caso addirittura a una donna con difficoltà di concepimento  Miniello "prospettava alla stessa la (peraltro insussistente) possibilità di guarigione clinica dalla patologia infettiva, con conseguente possibilità di superare anche l’attuale infertilità, attraverso un rapporto sessuale anale senza protezioni con una persona vaccinata (una delle quali era Miniello che si offriva di praticargliela)". In tutto sono 29 gli episodi contestati alcuni dei quali, per i pm, avrebbero riportato pesanti ricadute psicologiche sule vittime costrette a terapie per disturbi da stress post traumatico. Per questo la Procura ha chiesto nuovamente il carcere per Miniello .

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