Scoperto a sniffare cocaina, la madre lo picchia con la scopa: 54enne finisce all’ospedale a Cesena

Una serata in famiglia che prende una piega decisamente inaspettata. Teatro dell’insolita vicenda è un’abitazione nel quartiere Vigna di Cesena, dove una tranquilla notte di fine maggio si è trasformata in una scena degna di una tragicommedia. Protagonisti: un 54enne con problemi di dipendenza e sua madre, una pensionata di 75 anni dal carattere tutt’altro che remissivo.
Tutto ha inizio quando la donna sorprende il figlio mentre, con disinvoltura, sniffa cocaina in casa. Una scena che l’ha mandata su tutte le furie. L'anziana non si è limitata a qualche parola di disappunto: prima gli ha mollato un paio di schiaffi, poi è passata alle maniere forti, sferrando pugni e – non paga – impugnando un manico di scopa con cui ha assestato un colpo ben mirato alla schiena del malcapitato. Una reazione esplosiva, certo, ma dettata da una rabbia probabilmente repressa per troppo tempo.
A quel punto, è stato proprio il 54enne a chiamare la polizia, segnalando l’aggressione. Sul posto è intervenuta una volante della questura, seguita da un’ambulanza del 118. L’uomo è stato portato al pronto soccorso dell’ospedale Bufalini, dove i medici hanno rilevato diverse contusioni ma, fortunatamente, nessuna frattura. La prognosi: cinque giorni di riposo e qualche cerotto sull’orgoglio.
Agli agenti, il figlio ha raccontato l’intera vicenda e ha ammesso candidamente di essere dipendente dalle droghe. Un’ammissione che potrebbe costargli una segnalazione al Sert come assuntore di sostanze stupefacenti, oltre a una comunicazione alla Prefettura. Non è escluso che scatti anche il ritiro della patente, come previsto nei casi simili.
E la madre? Al momento, la 75enne rischia un procedimento penale solo se il figlio deciderà di sporgere denuncia. Ma considerata la dinamica, e l’assenza di gravi lesioni, la possibilità sembra remota.
Più facile immaginare che, tra i due, ci sia stata una chiacchierata chiarificatrice (magari con la scopa lontana) e che questa vicenda rimanga confinata tra le mura domestiche… e le pagine di cronaca locale.