Scontro treni, il procuratore: “Parlare di errore umano è riduttivo”

Ci sarebbero almeno due indagati (forse tre) per il disastro ferroviario di martedì in Puglia. La procura di Trani ipotizza anche i reati sono disastro ferroviario e omicidio colposo plurimo. Un pool di cinque magistrati, coadiuvato da Polfer e Fiamme gialle, sta lavorando per capire accertare dinamica e responsabilità dell'incidente avvenuto sulla tratta Andria-Corato della Ferrovia regionale Nord Barese, e per fare chiarezza sui ritardi nei lavori di ammodernamento. "Parlare di un errore umano è corretto. Ma è assolutamente riduttivo". Sono le parole del procuratore di Trani, Francesco Giannella, che non ha voluto confermare il numero degli indagati – secondo alcune fonti giudiziarie sarebbero i due capostazione di Andria e Corato, più il responsabile movimento della stazione di Andria, ma non ci sono conferme ufficiali – ma ha affermato che gli investigatori hanno ormai piuttosto chiara la dinamica di quel che è accaduto. "La dinamica in linea di massima è stata ricostruita ma dobbiamo avere certezze".
"Tutti vogliono i veri colpevoli e la richiesta di giustizia dei familiari delle vittime è legittima", ha aggiunto il procuratore facente funzioni di Trani, sottolineando che i magistrati "faranno in modo che tutti coloro che hanno avuto un ruolo in questa vicenda, se lo hanno avuto, siano perseguiti dalla giustizia". Intanto gli agenti della squadra mobile e della Polfer stanno acquisendo presso la Ferrotramviaria, in stazioni e in altri uffici documenti, immagini e dati informatici utili alle indagini sul disastro. Giannella ha poi spiegato che gli investigatori daranno a breve il via libero per la sepoltura delle salme che non devono essere sottoposte ad autopsia mentre per le altre, quelle dei ferrovieri morti nell'incidente, ci vorrà un po' più di tempo. Le autopsie si terranno probabilmente nella giornata di domani.