Scommettitore seriale minacciava calciatori per poter vincere: “Sarai scannato per strada”
Patito delle scommesse sportive, si era messo in testa di poter condizionare e pilotare i risultati di diverse partire, e dunque vincere le scommesse, minacciando di morte i calciatori di cui riusciva a rintracciare il numero di telefono. Per questo un ragazzo di 25 anni è stato denunciato nelle scorse ore dai carabinieri di Alessandria al termine di una complessa indagine partita nel settembre scorso a seguito della denuncia di un calciatore del Monza, la società di Silvio Berlusconi e Adriano Galliani. Per il 25enne, residente a Palagonia, nel Catanese, le accuse sono di tentata estorsione pluriaggravata. "Abbiamo scommesso 250mila euro, avvisa tutta la difesa che la partita si deve perdere. Se per puro caso salta, ti puoi considerare un morto che cammina" aveva riferito l'uomo all'atleta in occasione della partita Juventus U23-Monza avvenuta proprio ad Alessandria.
Dopo aver messo sotto tutela il calciatore, gli inquirenti hanno avviato gli accertamenti tecnici sul numero di telefono che si è scoperto appartenere ad una persona della provincia di Catania morta alcuni anni prima. Da qui si è risaliti al vero responsabile delle minacce . Come ricostruito dai militari dell'arma, l'uomo scommetteva di continuo anche online e per vincere aveva iniziato a carpire i numeri di cellulare delle sue vittime attraverso i loro profili social. Secondo l'accusa, con questo meccanismo avrebbe minacciato più di un calciatore tra cui alcuni atleti di Pro Vercelli e Viterbese, millantando conoscenze nella criminalità per spaventarli.
"Se ti rifiuti di giocare oppure non gli fai fare i gol subito…. puoi considerare la fine per te… sarai scannato mentre cammini per strada… sappiamo tutto su di te" è una delle minacce. "Sappiamo il tuo indirizzo e tutto, ci sono albanesi e calabresi. Puoi anche andare a denunciare, sarai scannato" scriveva in altri messaggi. Spesso il 25enne inviava alle sue vittime anche gli screenshot con le ricevute delle giocate ma in realtà erano immagini truccate con importi di gran lunga superiori ai soldi effettivamente scommessi. Non solo, il 25enne pare che andasse sui social in cerca di soggetti influenzabili per consigliare loro le giocate e poi minacciarli, qualora le scommesse pilotate fossero andate casualmente a buon fine, per ottenere una percentuale della vincita.
