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Sciopero nazionale della scuola oggi 25 marzo 2022, lezioni a rischio: chi sciopera e perché

Sciopero nazionale della scuola indetto per oggi, venerdì 25 marzo 2022 dai sindacati Anief, Flc Cgil e Sisa per protestare contro le politiche del governo in tema di istruzione ma anche per il clima e contro la guerra.
A cura di Antonio Palma
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Lezioni a rischio oggi per lo sciopero nazionale della scuola indetto per venerdì 25 marzo 2022 dai sindacati Anief, Flc Cgil e Sisa per tutto il personale dirigente, docente, educativo ed Ata. Si asterranno dal lavoro per l’intera giornata lavorativa docenti, dirigenti e personale amministrativo, tecnico e ausiliario degli istituti scolastici pubblici e privati aderenti alle sigle sindacali ma anche docenti Universitari e tutto il personale della formazione professionale. Uno sciopero indetto per protestare contro le politiche del governo in tema di istruzione ma anche per il clima e contro la guerra. Lo sciopero nazionale della scuola del 25 marzo 2022 avverrà non a caso in concomitanza con le manifestazioni per il Friday For Future indette per oggi.

Chi sciopera oggi 25 marzo 2022 nella scuola

Allo sciopero della scuola di oggi parteciperanno Docenti, Dirigenti e personale ATA in Italia e all'estero, di ruolo e precario, aderenti a Sisa (Sindacato Indipendente Scuola e Ambiente); Docenti, ATA e personale educativo delle istituzioni scolastiche ed educative, a tempo indeterminato e determinato, aderenti ad Anief, e Personale del Comparto Istruzione e Ricerca, dell'Area Dirigenziale e dei Docenti Universitari e tutto il personale della formazione professionale e delle scuole non statali aderenti a Flc Cgil. Revocato invece lo sciopero nazionale del personale dell’Istituto Nazionale Documentazione Innovazione Ricerca Educativa (INDIRE).

Le motivazioni dello sciopero della scuola di oggi 25 marzo 2022

Uno sciopero della scuola indetto per protestare contro le politiche del governo in tema di istruzione come il mancato rinnovo del contratto nazionale di lavoro, la mancata assegnazione di un’indennità di rischio Covid-19 e la riduzione del numero di alunni per classe, ma anche per il clima e contro la guerra. “Abbiamo atteso fin troppo tempo. La nostra fiducia non è stata però ripagata: l'accorso sul rinnovo del contratto si basa su risorse insufficienti e quello sulla mobilità è addirittura peggiorativo rispetto al 2021; la gestione del personale in tempo di Covid si è poi trasformata in un vero accanimento contro i non vaccinati; per non parlare del reclutamento, che continua a non prevedere il doppio canale e la conferma di chi è stato assunto con riserva. Lo sciopero del 25 marzo servirà a ricordare tutto questo”, ha spiegato Marcello Pacifico, presidente Anief.

Lo sciopero nazionale della scuola del 25 marzo 2022 avverrà  in concomitanza con le manifestazioni per il Friday For Future. Come spiegano dalla Cgil, infatti, il mondo dell’Istruzione e della Ricerca scenderà in piazza per il clima e contro la guerra in Ucraina. "Alla minaccia di una guerra mondiale, infatti, si assomma una vera e propria “guerra climatica”, già in corso, per accaparrarsi materie prime e fonti di energia. La crisi e la dipendenza energetica si combattono massimizzando l’uso delle fonti rinnovabili e non riaprendo inquinanti ed obsolete centrali a carbone. Per questo, accogliendo l’appello di Fridays For Future Italia, partecipiamo convintamente allo Sciopero Globale per il Clima #PeopleNotProfit del prossimo 25 marzo, portando al centro della mobilitazione anche i temi della pace e del disarmo” spiegano da Flc Cgil.

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