Sardegna, turista pentita restituisce 6 boccette di sabbia rubata al Parco de La Maddalena
Ha rubato la sabbia, ma dopo poco tempo si è pentita del gesto e l'ha restituita ad un ‘amica. Un'anonima turista ha restituito al Parco de La Maddalena la sabbia che aveva rubato in sei spiagge in Sardegna. La donna ha restituito all'Ente del Parco la sabbia che aveva prelevato da sei spiagge dell'arcipelago de La Maddalea: Cala Coticcio, Cala Andreani, Cala Brigantina, Capocchi dù Purpù, Spalmatore e Bassa Trinita.
Le sei boccette sono state affidate ai responsabili dell'area e a quelli dell'associazione G. Cesaraccio, che riporteranno la sabbia rubata nei diversi luoghi d'origine, per non alterare l'ecosistema. "Un gesto di grande civiltà commesso in seguito a un errore compiuto probabilmente senza la consapevolezza delle conseguenze" ha detto l'Ente Parco che ha più volte invitato i turisti arrivati in Sardegna a restituire gli illegali ‘souvenir' estivi.
Rubare sabbia in questi veri paradisi naturali è diventato un fenomeno dilagante tra i turisti. Lo scorso agosto nella bellissima spiaggia di Mari Ermi, territorio di Cabras, alcuni turisti tedeschi hanno cercato di riempire un sacchetto di sabbia bianca. A luglio è stata la volta di un turista svedese che aveva riempito tre bottiglie di sabbia prelevate dalla spiaggia di Tertenia, a Ogliastra, sulla costa orientale della Sardegna.
Cosa succede a chi porta via la sabbia
È quasi impossibile non venire filmati o fotografati o direttamente segnalati alle forze dell’ordine. Se poi si viaggia in aereo i bagagli vengono passati ai raggi x e le bottigliette piene i sabbia individuate e sequestrate. Conseguenza di ciò sono multe salate fino a 3 mila euro. Preservare la sabbia delle spiagge della Sardegna è fondamentale, esse si sono create in milioni di anni, e non possono subire uno stravolgimento dell'ecosistema.
