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Sarà riesumato il corpo della giudice Francesca Ercolini: disposta nuova autopsia, 6 indagati tra cui il marito

Le prime indagini sul caso della giudice molisana Francesca Ercolini, trovata morta a Pesaro nel dicembre 2022, stabilirono che fu un suicidio. Ora però è arrivata la svolta, nuove indagini potrebbero portare a esiti differenti. Il corpo sarà riesumato e verrà dato l’incarico per effettuare una nuova autopsia. Indagati il marito della donna e il medico legale che eseguì il primo esame.
A cura di Eleonora Panseri
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Francesca Ercolini.
Francesca Ercolini.

Le prime indagini sul caso della giudice molisana Francesca Ercolini, presidente della Seconda sezione civile del Tribunale di Ancona, trovata morta nella sua abitazione di Pesaro il 26 dicembre 2022, stabilirono che fu un suicidio. Ora però è arrivata la svolta, nuove indagini potrebbero portare a esiti differenti.

La prossima settimana, venerdì 23 maggio, il giudice per le indagini preliminari del Tribunale dell'Aquila conferirà l'incarico a un perito che dovrà, dopo che il corpo della donna sarà riesumato, effettuare una nuova autopsia.

La decisione è nell'ambito di un incidente probatorio richiesto dalla Procura dell'Aquila. Alla base delle nuove indagini c'è la tenacia della madre della giudice, Carmela Fusco, sorella della politica molisana Angiolina Fusco Perrella (scomparsa nel 2021). Da sempre è convinta che la figlia non si sia tolta la vita.

La donna chiede di fare piena luce su quanto accadde nella casa dove viveva sua figlia. A rappresentarla è l'avvocato Giuseppe Lattanzio, del foro di Campobasso, che ha depositato presso la Procura dell'Aquila un esposto corredato da una voluminosa consulenza medico-legale, con la quale vengono fatte emergere presunte incongruenze rispetto agli accertamenti svolti dopo il ritrovamento del corpo.

Il gip Marco Billi ha anche accolto la richiesta di un esperimento giudiziale: nell'abitazione dove la giudice fu ritrovata e messa sotto sequestro, sarà ricostruita la scena del decesso.

Intanto, la riapertura del caso ha portato all'iscrizione sul registro degli indagati di sei persone, tra queste il marito della magistrata deceduto, l'avvocato Lorenzo Ruggeri, e il medico legale che eseguì la prima autopsia.

Le ipotesi di reato, a vario titolo, vanno dal depistaggio alla falsità ideologica fino alla violazione del segreto istruttorio. Già in passato la magistratura aveva indagato nell'ambito familiare per maltrattamenti e istigazione al suicidio. Un'ipotesi che, secondo la madre della giudice, non può essere liquidata con un'archiviazione.

Proprio per questo, quando nel novembre scorso il pubblico ministero dell'Aquila aveva chiesto di archiviare la posizione del marito, il giudice rigettò la richiesta, accogliendo l'opposizione di Carmela Fusco e disponendo ulteriori accertamenti tecnici e informatici. Le indagini si sono da allora intensificate.

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