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Santo, il pasticciere 30enne ucciso da un parcheggiatore abusivo a Catania: “Tornava a casa dalla figlia”

Si chiamava Santo R. e lavorava presso una delle pasticcerie più famose di Catania il giovane ucciso ieri al culmine di una lite con un parcheggiatore abusivo. Aveva 30 anni ed aveva appena finito il turno di lavoro per tornare dalla figlia di soli 4 mesi. Il sindaco: “Città sconvolta”.
A cura di Ida Artiaco
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Si chiamava Santo R. ed era un noto pasticciere di Catania il giovane ucciso ieri a coltellate al culmine di una lite da un parcheggiatore abusivo sul lungomare di Ognina. Aveva 30 anni ed una figlia di 4 mesi, da cui stava tornando dopo il turno di lavoro. È stato colpito alle braccia, al tronco e all'addome mentre si dirigeva verso la sua auto, a qualche metro di distanza, e per lui non c'è stato nulla da fare.

L'aggressione si è verificata nei pressi della pasticceria "Quaranta" dove il giovane lavorava e dove, dopo essere stato colpito, ha anche cercato aiuto. Immediatamente sono stati allertati i soccorsi ma il 30enne, trasferito all'ospedale Cannizzaro, non ce l'ha fatta. Il parcheggiatore, extracomunitario di 37 anni, ha tentato di fuggire, ma è stato bloccato da agenti delle Volanti della Questura e arrestato in flagranza di reato per omicidio aggravato. La lite non sarebbe collegata all'attività illegale dell'uomo, che non era sconosciuto alle forze dell'ordine. Era infatti già stato sanzionato per l'attività illecita che esercitava ed è stato più volte arrestato per violenza e resistenza a pubblico ufficiale dalla polizia.

Ma i motivi sono da chiarire. Ad aiutare gli inquirenti nella ricostruzione della dinamica di quanto successo potranno essere i filmati delle telecamere di videsorveglianza della zona, anche dei molti esercizi commerciali presenti, che potrebbero essere acquisiti.

"La città è sconvolta per la barbara uccisione di una giovane vita, spezzata dalla cieca violenza di un criminale. Siamo profondamente addolorati per la perdita di un giovane uomo, lavoratore onesto e neo papà, vittima innocente di un gesto che non può trovare alcuna giustificazione. In questo momento di indicibile dolore, esprimiamo la nostra vicinanza ai familiari di Santo Re, ai suoi amici e ai tanti clienti che lo conoscevano e lo apprezzavano per la sua instancabile gentilezza e dedizione", è stato il commento del sindaco di Catania, Enrico Trantino, a nome dell’Amministrazione comunale, in una nota, aggiungendo: "Questo è un colpo durissimo per una città che, a ogni livello istituzionale, è quotidianamente impegnata a migliorare i propri standard di sicurezza e legalità, e che oggi si ritrova piegata da un atto disumano e crudele. Ci stiamo provando in ogni modo con unità d’intenti a ogni livello di responsabilità e la condivisione della stragrande maggioranza dei cittadini, ma purtroppo basta l’azione di un balordo per farci ripiombare nel dramma e rovinare un durissimo lavoro che quotidianamente viene svolto sul campo, con sacrificio e generosità".

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