Sanremo 2014, denunciati i precari della protesta: erano già noti per diversi reati

Firmato il foglio di via obbligatorio di tre anni per le quattro persone che, ieri sera, hanno inscenato la protesta al Teatro Ariston, sfociata nella minaccia di suicidio di due di loro, interrompendo l'inizio della prima serata del Festival di Sanremo. Si tratta di tre uomini e una donna che, secondo la questura di Imperia, avevano "studiato e premeditato il blitz nei dettagli". Risultano, secondo la questura, tutti con precedenti di polizia per diversi reati, fra cui truffa per assenteismo dal posto di lavoro, interruzione di pubblico servizio, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, manifestazione non autorizzata, reati contro il patrimonio, e sottoposti anche a misure di prevenzione (DASPO). I quattro appartengono al Consorzio Unico di bacino delle province di Napoli e Caserta (Cub), soggetto pubblico che si occupa di gestione del ciclo integrato dei rifiuti, e hanno trascorso parte della notte in Commissariato e parte all'hotel Nazionale, dove hanno dormito.
La polizia ha ricostruito quanto successo. I quattro erano in possesso di regolare biglietto per assistere allo spettacolo. L'attenzione degli agenti si è ovviamente concentrata sui i due precari che minacciavano di buttarsi da una impalcatura se il conduttore della kermesse, Fabio Fazio, non avesse letto una lettera relativa alla loro situazione lavorativa in Campania. Successivamente gli agenti hanno fermato altre due persone, un uomo e una donna, pure loro campani e colleghi di lavoro della prima coppia. Al termine degli accertamenti i quattro sono stati denunciati all'Autorità Giudiziaria per i reati di violenza privata e procurato allarme.