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Omicidio Saman Abbas

Saman Abbas, l’ultimo viaggio della 18enne indicato dallo zio Danish: le immagini esclusive

Le immagini esclusive andate in onda nel corso della trasmissione Chi l’ha visto? che mostrano Danish, lo zio di Saman Abbas, indicare agli inquirenti dove si trova la buca in cui è stata seppellita la 18enne.
A cura di Ida Artiaco
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Solo 700 metri: è questa la distanza che separa la casa dove viveva Saman Abbas e il luogo in cui è stata sepolta, nei pressi di un casolare del Novellara dove i suoi resti sono stati ritrovati lo scorso novembre. Ad indicarlo è stato lo zio della 18enne pakistana, Danish, che ha mostrato agli inquirenti il percorso seguito.

Nella puntata andata in onda questa sera a Chi l'ha visto? su Rai 3 sono state mostrate immagini inedite che immortalano lo zio Danish accompagnare la polizia lungo quei 700 metri, fino alla buca profonda in cui è stato lasciato il corpo della giovane.

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Danish è uno dei cinque imputati nel processo che in Italia è cominciato lo scorso 10 febbraio a Reggio Emilia. Insieme a lui ci sono i due cugini Ikram Ijaz e Nomanhulaq Nomanhulaq, insieme al papà e alla mamma di Saman, Shabbar e Nazia, che subito dopo la scomparsa della 18enne, il 30 aprile 2021, erano fuggiti in Pakistan dall'aeroporto di Milano Malpensa.

Mentre la madre della 18enne risulta al momento latitante, il papà è detenuto in un carcere di Islamabad, in Pakistan, dove è stato arrestato a novembre e dove è in attesa dell'estradizione.

Sempre a Chi l'ha visto? è intervenuto questa sera l'avvocato di Shabbar, Akhtar Mahmood, per il quale la colpa di tutto ciò è dello Stato italiano: "Non è Shabbar a doversi difendere, ma lo Stato italiano con le sue leggi. Ha recluso la ragazza in una comunità per gli studi superiori. La famiglia non voleva che ci andasse e non lo voleva neanche lei, tanto è vero che è scappata più volte per tornare dalla famiglia. Lo scontro era tra Saman e le autorità locali, che l'avevano messa nella comunità. Non permettevano ai genitori di incontrarla e di pregare come una musulmana", ha detto ancora il legale, anche se in realtà era stata lei stessa a contattare i servizi sociali poco prima che i genitori la portassero in Pakistan per il celebrare il matrimonio organizzato con il cugino, più grande di lei di 10 anni.

L'avvocato ha concluso affermando che "Saman ha incontrato i genitori il 30 aprile 2021 e poi è tornata nella comunità. La verità è che quel giorno la ragazza era andata dai genitori per dire loro che voleva lasciare l'Italia per sempre, perché molti ragazzi sono spaventati dalla vita in comunità. Shabbar aveva deciso di lasciare il Paese, per questo ha comprato il biglietto per il Pakistan due o tre giorni prima. Saman ha detto loro che li avrebbe raggiunti presto, appena avrebbe avuto i documenti perchè la comunità italiana le aveva proibito di spostarsi".

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