Salvatore ucciso e gettato in un sacco in strada a Milazzo: arrestato il vicino, incastrato dai video

A uccidere Salvatore Italiano e ad abbandonare il cadavere dell’uomo in strada a Milazzo, nel Messinese, lo scorso 10 luglio, sarebbe stato il vicino di casa. Ne sono conviti gli inquirenti che nel weekend hanno arrestato Giuseppe Cordici commerciante incensurato poco più che 60enne per il quale ora il Gip ha convalidato il fermo con le pesantissime accuse di omicidio volontario ed occultamento di cadavere.
L’uomo, che si trova ora rinchiuso nel carcere di Gazzi, sarebbe stato incastrato da alcuni video delle telecamere di sorveglianza della zona che lo hanno immortalato mentre passava in zona proprio con la vittima ancora viva la mattina del suo omicidio. I due erano in auto quando si sono diretti verso la zona di Capuana, sulla spiaggia di Ponente a Milazzo, dove poi è stato trovato il corpo del pensionato avvolto in sacchi di plastica.
Le telecamere hanno ripreso i due giovedì in mattinata nell’'auto nella zona di Fiumarella dove abitava la vittima. La stessa auto è stata poi ripresa in un secondo momento mentre faceva il percorso opposto ma solo col 60enne a bordo. Il tutto in un orario compatibile con l'uccisione di Italiano.
Secondo la Squadra Mobile di Messina che sta lavorando sull'omicidio dell'84enne Salvatore Italiano, dietro il delitto probabili dissidi personali. Gli inquirenti hanno stabilito che tra i due vi erano stati pesanti litigi per un terreno di confine. I contrasti si erano protratti nel tempo e pare che una nuova recente comunicazioni avesse riacceso gli animi.
Giovedì pare si fossero dati appuntamento per discutere della questione ma il 60enne, era arrivato armato e in possesso di arma regolarmente registrata con la quale avrebbe sparato all’anziano. Secondo l’autopsia, sul corpo della vittima, tre i colpi sparati, due in testa ed uno alla spalla.
Secondo l’accusa, Cordici infine avrebbe messo il corpo del vicino in dei sacchi dirigendosi verso in via Capuana a Milazzo, nei pressi della riviera di Ponente, dove lo ha scaricato al confine con il comune di Barcellona Pozzo di Gotte dove alcuni passanti infine lo hanno trovato.