Sale sul tetto del treno, 15enne folgorato dai cavi elettrici: “Scappava dai cinghiali”

Una fuga repentina verso la stazione ferroviaria in bici e la decisione di salire sul tetto di uno dei treni fermi sui binari per paura di essere aggrediti da animali selvatici, in particolare dai cinghiali, è questa la versione fornita dagli amichetti del 15enne rimasto folgorato dai cavi elettrici sui binari nei pressi della stazione ferroviaria di Villa Opicina nel comune di Trieste, e ora ricoverato in gravi condizioni.
Il gruppetto di minorenni, coetanei dell'adolescente ferito, è stato ascoltato dagli uomini della polizia ferroviaria che stanno indagando sull'accaduto per ricostruire i fatti. Davanti agli agenti, tutti e tre hanno riferito di essersi recati in zona per un giro in bici, nonostante l'orario insolito, quando avrebbero udito dei rumori di piante e foglie che si muovevano nel vicino bosco che li avrebbero inquietati. Temendo potessero essere dei cinghiali o altri animali pronti ad aggredirli nel buio della notte tra venerdì sabato, tutti e quattro si sono diretti verso la stazione ferroviaria per trovare riparo. Qui la decisione del 15enne di abbandonare la sua bicicletta sui binari e di salire su un carro merci dove pensava di essere al sicuro.
In realtà il ragazzo non ha valutato bene il pericolo e l'altissimo rischio che purtroppo ha portato al grave incidente. L'adolescente infatti si è avvicinato troppo ai cavi sopra i binari ed è rimasto folgorato anche senza toccarli perché erano molto vicini. Sbalzato per due metri e poi caduto a terra dal carro merci, il 15enne ha perso i sensi. Soccorso dal 118, è stato poi ricoverato all’ospedale di Trieste e quindi trasferito al centro grandi ustionati di Verona. Le sue condizioni risultano serie con ustioni sul 15% del corpo.
Secondo il racconto degli amichetti, nessuno di loro si era accorto che era salito e solo quando hanno sentito l'urlo e il tonfo, lo hanno trovato a terra privo di sensi. È stato un ferroviere a chiamare i soccorsi dopo aver visto la scintilla dal carro, intorno alle 3 di notte, ma nemmeno lui ha visto salire il ragazzino. La Polfer comunque al momento non ha trovato altri elementi che indirizzerebbero a valutare una versione diversa rispetto a quella fornita dagli amici del 15enne. Lo scalo infatti si trova in una zona boschiva e la versione fornita dai ragazzi potrebbe corrispondere alla realtà dei fatti.