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Salario minimo, via libera del Parlamento europeo alla direttiva

Dalla plenaria del Parlamento europeo arriva l’ok alla proposta di direttiva sul salario minimo per i lavoratori, ora comincia la negoziazione con il Consiglio europeo.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Il Parlamento europeo dice sì al salario minimo. Dopo il via libera in commissione arrivato due settime fa, anche la plenaria ha votato favorevolmente alla direttiva sull'introduzione di una retribuzione minima oraria. L'ultima seduta di novembre della plenaria ha visto andare in scena il voto, con l'approvazione del mandato concordato dalla commissione per l'occupazione e gli affari sociali con 443 voti a favore, 192 contro e 58 astensioni. La proposta di direttiva su un salario minimo, per garantire a tutti i lavoratori dell'Unione un livello di retribuzione adeguato, punta a stabilire dei requisiti di base per garantire un reddito che permetta un livello di vita dignitoso per i lavoratori e le loro famiglie. Non viene stabilita, però, una cifra minima.

Ora si apre una fase di negoziati, che cominceranno subito tra dicembre e gennaio, direttamente con il Consiglio europeo. Poi, una volta approvata una versione definitiva del provvedimento, dovrà essere recepito da tutti gli Stati membri dell'Unione entro due anni. La proposta che esce dall'Europarlamento consiste in due possibilità: da un lato un salario minimo legale, dall'altro la contrattazione collettiva fra i lavoratori e i loro datori di lavoro.

Esulta il Movimento 5 Stelle, per cui l'approvazione di questo provvedimento era fondamentale: "Innanzitutto, vengono definiti tre criteri per la determinazione del salario minimo, dovrà essere al di sopra del 50% del salario medio e del 60% del salario mediano lordo nazionale, ed essere al di sopra di una ‘soglia di dignità’ calcolata in base al potere d’acquisto dei salari a prezzi reali – spiega l'europarlamentare Daniela Rondinelli, che ha lavorato alla proposta – Grazie a questi tre criteri i salari saranno davvero equi e dignitosi e capaci di superare tutte le attuali disuguaglianze, la povertà lavorativa e il dumping sociale. Inoltre, il salario minimo dovrà riguardare tutti i lavoratori anche i riders, gli stagionali, i tirocinanti e gli stagisti. Basta lavoratori sottopagati". Su Facebook il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte, commenta: "Sulla necessità di questo strumento noi non abbiamo mai cambiato idea e anche in Europa, oltre che in Italia, ci siamo battuti con i nostri rappresentanti, con impegno e dedizione. E abbiamo centrato il risultato che era nel nostro programma per le Europee: oggi la plenaria del Parlamento europeo ha dato il via libera al salario minimo. Basta perdere tempo, alziamo i salari".

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