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Ruby Rubacuori a Kalispera: “Ho inventato una doppia vita”

La minorenne dello Scandalo Ruby si confida al programma di Alfonso Signorini: “Mai a letto con Berlusconi!”. Una doppia vita per fuggire a maltrattamenti ed alla violenza sessuale quando aveva nove anni, ecco la verità di Ruby Rubacuori.
A cura di Alessio Viscardi
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Parla Ruby Rubacuori, la minorenne marocchina al centro dello scandalo che vede il Presidente Silvio Berlusconi indagato per concussione e prostituzione minorile. La ragazza sceglie il salotto di Alfonso Signorini, Kalispera!, per raccontare la sua storia agli italiani. Di sicuro la visibilità non le è mancata negli ultimi mesi, nei quali ha avuto modo di rilasciare interviste a tutti i programmi di informazione. Eppure, come afferma il padrone di casa all'inizio dell'intervista, di Karima El Mahroug come persona si conosce ben poco. Violentata a nove anni dai fratelli di un padre lontano per lavoro, non protetta da sua madre. Ecco il primo e più profondo trauma che la diciottenne marocchina confida a Signorini. Da lì comincia una vita di bugie, con la creazione di un'identità finta. Fragile e sensibile, Ruby piange e si commuove parlando del suo attuale fidanzato, ma nega con fermezza di aver cercato di estorcere 5 milioni di euro a Silvio Berlusconi, con cui non ha mai avuto rapporti sessuali.

Una ragazza molto diversa da quella dello Scandalo Ruby delle intercettazioni su cui si basa l'indagine dei Pm milanesi coordinati da Ilda Boccassini. Una Ruby angelica, che racconta di un'infanzia difficile, di percosse e costrizioni nella sua numerosa famiglia mussulmana – come quando il padre le rovesciò una pentola di olio bollente addosso perché voleva convertirsi al cristianesimo. È per questo che lei comincia a raccontare bugie, inventando una vera e propria vita parallela: “dicevo di avere 18 anni, di essere studentessa, di essere egiziana e che i miei genitori erano via”. Con Silvio Berlusconi un rapporto casto ed un aiuto sincero. Il Presidente del Consiglio avrebbe dato supporto alla diciottenne marocchina quando era ancora minorenne, senza chiedere nulla in cambio. Sarebbe falso quanto si legge nelle intercettazioni, cioé che lei lo avrebbe ricattato chiedendo 5 milioni di euro per stare zitta sui festini a base di Bunga Bunga ad Arcore. Sarebbe falso anche che lei eserciti la professione della escort: soltanto una volta ha provato a prostituirsi, senza riuscirci.

Ruby Rubacuori, al secolo Karima El Mahroug, ammette di aver finto con tutti di essere egiziana, ma nega di essersi inventata la famosa parentela con il presidente dell'Egitto, Mubarak.  Conferma di essersi presentata a Silvio Berlusconi dicendo di avere 24 anni: era il 14 febbraio 2010, il giorno di San Valentino ed una sua amica l'aveva chiamata per presenziare ad una cena elegante: “siamo arrivate in taxi davanti a questo palazzo enorme mi ha spiegato che eravamo a casa del presidente”. Erano presenti anche Emilio Fede ed altre ragazze. Una cena tranquilla, dopo la quale il Premier l'ha chiamata in ufficio e le ha consegnato una busta con 7 mila euro per risolvere i suoi problemi personali.

Da allora, Ruby Rubacuori incontra poche volte il Presidente Berlusconi e nega di essere rimasta per tre giorni consecutivi ad Arcore, come risulterebbe dai tabulati telefonici del suo cellulare. Dopo il clamore causato dallo scandalo del Bunga Bunga, Karima El Mahroug si sente profondamente cambiata: non sogna più di lavorare nel mondo dello spettacolo, ma soltanto di sposarsi con il suo attuale fidanzato. In chiusura di intervista, la carrambata: Luca sale sul palco e si accovaccia acconto alla sua cenerentola.

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