Rubano il cellulare al prof e non si scopre il colpevole: scuola chiede 5 euro a ogni alunno

Si registra un furto a scuola, la vittima è un docente, e nessuno degli studenti presenti – a quell’ora nella zona delle aule c’erano due classi – fa il nome del responsabile. E così la scuola non riesce a scoprire chi ha rubato il cellulare al professore. Cosa succede? Vengono puniti tutti quei ragazzi che in qualche modo avrebbero potuto conoscere il nome del compagno responsabile del furto ma che non hanno voluto dirlo. È quanto è accaduto in una scuola di Carpi, nel Modenese, dove il preside ha preso una decisione che sta già scatenando delle polemiche. Come scrive Il Resto del Carlino che riporta la vicenda del cellulare rubato e della punizione della scuola, il preside dopo aver chiesto a più riprese agli alunni di dire la verità ha deciso di multarli per cinque euro a testa. Soldi da versare in segreteria per ripagare il cellulare al docente. Una sorta di punizione insomma perché nessuno ha fatto la spia e il furto è rimasto senza un colpevole.
Una punizione per responsabilizzare gli studenti – Gli alunni delle due classi coinvolte dal provvedimento ritengono però ingiusta la punizione anche perché questo del prof è il secondo cellulare che sparisce ma nessuno avrebbe fatto nulla quando il primo è stato rubato a uno studente. E a loro dire non è giusto che per l'errore di uno debbano pagare tutti. Da parte sua il preside, probabilmente prevedendo le possibile polemiche (anche dei genitori), nella lettera inviata alle famiglie per spiegare le ragioni di quella “multa” ha raccontato come sono andate le cose, e che appunto nessuno degli allievi presenti si è detto responsabile. Ha inoltre detto di ritenere importante “che gli allievi comprendano che, davanti a episodi gravi che non sono riconducibili al singolo individuo, sia il gruppo intero a farsene carico, soprattutto per evitare di costruire e mantenere quel muro di omertà che spesso si crea dinanzi a episodi simili”.