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Rita Bernardini denunciata da carabinieri per coltivazione di cannabis: “Meritavo arresto”

L’esponente del Partito Radicale che da anni lotta per la liberalizzazione della coltivazione della cannabis è stata convocata dai carabinieri e portata in caserma dopo che i militari hanno controllato la sua abitazione e ne sono usciti con delle buste di cannabis che lei coltiva a scopo terapeutico come più volte aveva avvisato. Per lei una denuncia a piede libero: “Disappunto, meritavo l’arresto”.
A cura di Antonio Palma
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Rita Bernardini e Marco Pannella del Partito radicale hanno portato a Montecitorio decine di piante di marijuana per protestare a favore dell’uso terapeutico della cannabis e della depenalizzazione dei reati legati al suo uso personale.

Rita Bernardini è stata convocata in caserma questa mattina dai carabinieri a Roma in relazione alla sua coltivazione casalinga di cannabis a scopo terapeutico che lei autodenuncia da anni. L'esponente del Partito Radicale che da anni lotta per la liberalizzazione della coltivazione della cannabis e che per questo ha realizzato una mini piantagione casalinga nella sua abitazione, è stata convocata al comando dei carabinieri di via Cassia e poi denunciata. Bernardini è stata contattata nella prima mattinata di oggi mercoledì 17 luglio mentre si stava recando a Parma in treno. A raccontarlo è stata lei stessa attraverso il suo account Facebook. "Forse è la volta buona. Telefonata dei carabinieri: lei è in casa? No, veramente sono sul treno per andare a Parma (laboratorio spes contra Spem nel carcere), sto fuori 2 giorni… Deve venire qui!" ha decritto l'esponete  Radicale, aggiungendo: "Ho fatto appena in tempo a scendere dal treno e ora sono su un taxi verso casa. Cannabis regolamentata! Accesso alle cure!!!"

Anche Marco Taradash più tardi ha riportato l'episodio. "Dopo anni di autodenunce Rita Bernardini stamani è stata chiamata in caserma dai Carabinieri. Si apre un (‘altra) questione di giustizia e di umanità: se l'uso terapeutico della marijuana è legale ma la produzione legale è molto inferiore alle necessità dei malati dove sta l'errore?". Il caso infine è stato confermato dallo stesso legale di Rita Bernardini, l'avvocato Giuseppe Rossodivita, spiegando che i militari dell'arma hanno provveduto alla perquisizione in casa dove hanno trovato le note piante di marijuana di cui hanno raccolto anche alcuni campioni. "Rita Bernardini è stata portata in caserma dai carabinieri, dopo che i militari hanno controllato la sua abitazione e ne sono usciti con delle buste di cannabis che lei coltiva a scopo terapeutico, come ha più volte affermato senza farne mistero" ha sottolineato il legale che ora si sta recando nella caserma. Lo stesso avvocato pi ha spiegato che a Rita Bernardini "non è stata applicata nessuna misura cautelare ma è stata denunciata a piede libero" e che "successivamente ci sarà un processo". Bernardini è stata trattenuta nella caserma per circa cinque ore e le sono state sequestrate 32 piantine di marijuana.

Rita Bernardini: "Disappunto, la legge non è uguale per tutti"

Più tardi la stessa Rita Bernardini  ha spiegato che non si è trattato di un vero e proprio fermo ma solo di una convocazione in caserma per essere denunciata. "Sono stata denunciata a piede libero per la coltivazione di sostanze stupefacenti, 32 piante tra un metro e un metro e venti. A verbale del sequestro ho fatto allegare una dichiarazione: esprimo tutto il mio disappunto per la decisione della Procura di Roma di non procedere al mio arresto, come accade a tutti i cittadini che vengono sorpresi a coltivare marijuana" ha dichiarato infatti l'esponente Radicale uscendo dalla caserma dei carabinieri, aggiungendo: "Cosi si usano due pesi e due misure e la legge finisce per non essere ugual per tutti".

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