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Rimasto senza famiglia, si trasferisce dall’amico d’infanzia, ma lui gli sottrae 2 milioni di euro

Il malcapitato, un 68enne con uno stato di infermità psichica, si era trasferito a Trento da un amico di scuola suo coetaneo, ora accusato di circonvenzione d’incapace l’amico insieme alla figlia 34 e alla colf cubana.
A cura di Biagio Chiariello
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immagine di repertorio
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Dopo la morte dei suoi parenti, era rimasto senza famiglia. Così aveva deciso di trasferirsi a Trento da un suo vecchio compagno di scuola.

Ma l'uomo, 68enne di origini lombarde affetto da uno stato di infermità psichica, ha deciso di fidarsi della persona sbagliata: l'"amico" coetaneo approfittando del suo stato di vulnerabilità emotiva, gli ha portato via l‘intero patrimonio superiore ai due milioni di euro derivato da un lascito ereditario. Al raggiro hanno contribuito pure la figlia 34enne dell'amico d'infanzia e la colf quarantenne di origini cubane.

Tutti e tre sono stati denunciati dalla Guardia di finanza e devono rispondere di circonvenzione di incapace. Nei loro confronti la GdF del Comando provinciale di Trento ha eseguito un decreto di sequestro preventivo di oltre 2 milioni di euro.

Secondo quanto accertato dagli inquirenti – grazie alle indagini finanziarie (anche all'estero) e all'ascolto di diversi testimoni – gli indagati  hanno persuaso il malcapitato ad eseguire una serie di disposizioni bancarie di trasferimento di denaro a loro beneficio, prevalentemente sotto forma di prestiti infruttiferi, depauperando quasi completamente l'ingente fortuna del 68enne in un periodo che va dal 2013 al 2023.

Nello specifico l'amico d'infanzia è riuscito ad intascare circa un milione di euro, la figlia circa 500mila euro e la colf all’incirca 400mila euro. Denaro che è stato utilizzato per l'acquisto di immobili (come la casa della 34enne) o per mantenere un tenore di vita ben al di là delle proprie possibilità. Beni e disponibilità finanziarie, direttamente riconducibili al profitto del reato, che sono stati prontamente sequestrati dai finanzieri.

Terminate le indagini preliminari nei confronti dei tre indagati da parte della Procura, il pm dovrà stabilire se procedere alla richiesta di rinvio a giudizio (anche e la colf cubana al momento è scomparsa), oppure archiviare il caso.

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