Rifiuti Campania, l’Ue vuole sanzionare nuovamente l’Italia
L’Italia di nuovo nel mirino dell’Unione europea per la questione rifiuti, la Commissione europea infatti ha deciso di deferire l'Italia alla Corte di giustizia dell'Unione europea perché non ha rispettato quanto promesso per la gestione dei rifiuti in Campania. La Commissione perciò ha chiesto che l’Italia paghi come sanzione 256.819 euro al giorno finché non avrà risolto il problema e nel frattempo una somma forfettaria di 28.090 euro per ogni giorno trascorso tra le due sentenze della Corte stessa. L’Italia infatti nel marzo del 2010 era già stata condannata dalla Corte dell’Ue per non aver predisposto in Campania un sistema di recupero e smaltimento dei rifiuti tale da non mettere in pericolo la salute umana e l'ambiente, come prevede il diritto dell’Unione europea.
Eccessivo ritardo nella realizzazione degli impianti – Secondo la commissione quindi l’Italia non avendo ancora attuato tutto quanto chiesto nella precedente sentenza dovrà essere nuovamente sanzionata e nel frattempo pagare una somma forfettaria per i tre anni persi. La commissione infatti ricorda in una nota che “nel pronunciarsi contro l'Italia nel marzo 2010, la Corte aveva espresso particolare preoccupazione riguardo all'assenza di una rete di dispositivi di smaltimento integrati e adeguati, che costituiscono un obbligo ai sensi della direttiva quadro sui rifiuti”. La Commissione nonostante riconosca che alcuni progressi sono stati fatti, ritiene che c’è un eccessivo ritardo nella realizzazione degli impianti che dovrebbero risolvere il problema dello smaltimento dei rifiuti in Campania.
