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Ricoverata in ospedale con febbre alta, 15enne muore dopo 48 ore: aperta un’inchiesta a Lecce

Una ragazzina di 15 anni è morta dopo 2 giorni di ricovero con febbre alta nel Leccese. Sul decesso dell’adolescente è stata aperta un’inchiesta e sulla salma sarà effettuata l’autopsia.
A cura di Gabriella Mazzeo
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È morta a 15 anni dopo due giorni di ricovero in ospedale con febbre alta: sul decesso dell'adolescente di Squinzano, a nord di Lecce, è stata aperta un'inchiesta. La ragazza infatti, sempre secondo un amico di famiglia, non aveva particolari problemi di salute. In questo momento i genitori si sono chiusi nel silenzio e nel dolore con gli altri tre figli.

La mamma e il papà della 15enne infatti attendono di sentire la ricostruzione degli investigatori. I familiari dell'adolescente si sono affidati agli avvocati Andrea Capone e Luana Malatesta per capire se la ragazzina poteva essere salvata. La salma della giovane è stata trasferita nella camera mortuaria del Vito Fazzi dove sarà sottoposta ad autopsia.

Sono tanti i punti ancora da chiarire secondo i genitori. "La 15enne non seguiva alcuna terapia, non aveva tosse e si era alzata tranquilla – ha raccontato l'amico di famiglia della vittima -. Aveva fatto colazione con latte e cornetto. È inspiegabile". Nel corso della mattinata di martedì 17 giugno, poi, la ragazzina aveva iniziato a star male, raggiungendo velocemente i 41 gradi di febbre senza abbassarsi.

Con la febbre erano sopraggiunte anche le crisi epilettiche che avevano portato i genitori a chiedere il ricovero in ospedale. Un mezzo di soccorso del 118 aveva accompagnato la 15enne al pronto soccorso del "Dea-Fazzi" e una volta arrivata in ospedale era purtroppo entrata in coma. Dagli accertamenti è poi emersa la prima diagnosi di polmonite bilaterale, emersa solo con una febbre repentina e molto alta.

Sulle ultime ore di vita della 15enne si continua a indagare: la ragazzina potrebbe aver contratto un'infezione poi sfociata nella Cid, la Coagulazione Intravascolare Disseminata, potenzialmente letale. Nella mattinata del 19 giugno, poco dopo mezzogiorno, l'adolescente si è spenta nel reparto di Rianimazione.

L'Asl di Lecce aveva disposto un'indagine interna prima dell'intervento della magistratura che ha disposto il rinvio della restituzione della salma della ragazzina ai familiari, chiedendo l'autopsia e l'apertura del fascicolo di inchiesta a carico di ignoti.

L'adolescente aveva completato il primo anno di studi all'istituto professionale Alberghiero di Brindisi e il suo sogno era quello di conseguire il diploma. L'amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Pede, si è stretta attorno al dolore della famiglia in attesa dello svolgimento dei funerali.

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