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Covid 19

Riapre lo Stretto di Messina: nessun controllo sanitario a chi entra o esce dalla Sicilia

“I controlli sanitari sui passeggeri in arrivo e in partenza sono di competenza nazionale”, recita l’ordinanza del presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci. Così ieri, primo giorno di mobilità interregionale liberalizzata, agli imbarchi dei traghetti di Messina la dottoressa dell’Azienda sanitaria provinciale locale non poteva fare altro che tenere i termometri digitali chiusi in una scatola.
A cura di Luisa Santangelo
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Liberi tutti. Alla rada San Francesco, a Messina, il clima agli imbarcaderi della Caronte & Tourist è più o meno questo. Gli argini si sono rotti o, per dirla come molti: "Sono state riaperte le frontiere". E anche la Regione Siciliana si è adeguata a quanto deciso dal governo nazionale sulla fase 2: da ieri l'Isola si riapre al traffico interregionale. Ai traghetti per Villa San Giovanni nella notte tra il 2 e il 3 giugno, a partire dalle 4.40, le code erano lunghissime e le attese di ore. "Ora che possono, scappano tutti", dice a Fanpage.it un nostromo della compagnia di trasporti marittimi dello Stretto. "È stato difficile", aggiunge un addetto al controllo dei biglietti. "C'è stato un traffico enorme, forse avevano paura che poi chiudessero di nuovo tutto".

A chi arriva e a chi parte, però, non viene effettuato nessun controllo sanitario contro il Covid-19. Polizia, carabinieri ed esercito presidiano l'attraversamento pedonale il punto di transito dei veicoli, ma nella tenda allestita dalla Protezione civile c'è solo una dottoressa dell'Azienda sanitaria provinciale di Messina, seduta di fronte a uno scatolone chiuso con i termometri. "Siamo qui a presidio, ma non possiamo fare controlli fino a nuovo ordine. Non tocca più a noi". Quindi non c'è nessuno che prende la temperatura a chi arriva? "Al momento, no". L'ordinanza del 2 giugno firmata dal governatore Nello Musumeci prevede che "i controlli sanitari sui passeggeri in arrivo ed in partenza nei porti e negli aeroporti sono di competenza nazionale e ricadono nella responsabilità degli Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera (Usmaf), che provvede a organizzare adeguati servizi".

Ma a Messina il tempo non c'è stato. Ieri era la festa della Madonna della Lettera, patrona di Messina. Il giorno prima era la festa della Repubblica. I passeggeri intervistati da questa testata, però, raccontano di non avere subito la misurazione della temperatura neanche a Villa San Giovanni. "Una pecca", la definisce una giovane calabrese, di ritorno dopo la prima visita ai nonni siciliani dopo tre mesi di videochiamate. Le stesse che hanno tenuto compagnia a una messinese che corre sul traghetto per raggiungere il fidanzato a Cosenza. O il pensionato rimasto bloccato in Sicilia, a centinaia di chilometri di distanza dalla moglie a Roma. "Finalmente mi ricongiungo", dice con gli occhi lucidi. "Ah, l'amore", interviene un altro passeggero fuori campo, che origlia l'intervista.

"Io vado a vedere mio nipote per la prima volta", racconta un altro cittadino in auto, in coda sotto un sole da piena estate. Il bimbo è nato a Reggio Calabria il 12 marzo, in pieno lockdown. In auto con lui c'è suo padre, cioè il bisnonno del neonato. Per l'emozione la macchina resta accesa nonostante per la partenza del traghetto che li porterà in Calabria debbano trascorrere ancora una quarantina di minuti. "Però si dovrebbero mettere più navi", sentenzia il più anziano dei due.

Musumeci lo ha chiesto al governo nazionale: "Abbiamo chiesto al ministro delle Infrastrutture di potenziare i collegamenti aerei, ferroviari e nello Stretto di Messina", ha detto durante la conferenza stampa di presentazione del protocollo di sicurezza per l'estate, battezzato dall'ex capo della Protezione civile Guido Bertolaso (che per la consulenza alla Sicilia guadagnerà, letteralmente, un obolo dei nostri tempi: un euro). "Servono più corse", si accoda un'infermiera in servizio in un ospedale calabrese. Anche lei in fila come tutti, in attesa di partire. "Arriviamo sempre tardi a lavoro e adesso che è riaperto è fondamentale garantire spostamenti per tutti", prosegue.

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