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Riapertura impianti da sci, le linee guida: mascherine FFP2 obbligatorie e capienza al 50%

Le piste di sci potrebbero riaprire il 15 febbraio, ma con un protocollo ferreo da seguire, scritto dalle Regioni e al vaglio del Comitato tecnico scientifico. Aperti gli impianti in zona arancione e gialla, non in zona rossa, capienza ridotta al 50% e mascherina obbligatoria. Il distanziamento è la chiave: anche nel caso di persone conviventi. Incentivare l’acquisto online degli skipass.
A cura di Tommaso Coluzzi
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Si avvicina la riapertura per le piste da sci, forse. Gli impianti potrebbero accogliere sciatori amatoriali anche in zona arancione – non in caso di zona rossa – ma con una capienza ridotta al 50% del normale. Le linee guida redatte dalla conferenza delle Regioni, che ora devono passare al vaglio del Comitato tecnico scientifico, pubblicate dal Corriere, serviranno a permettere la riapertura degli impianti da sci in sicurezza il 15 febbraio, data per la quale è prevista la ripartenza delle piste. Mascherine obbligatorie, skipass limitati e preacquistabili, magari online, distanziamento obbligatorio anche tra conviventi, regole nuove per seggiovie, cabinovie e funivie, ma anche per le biglietterie.

Riapertura impianti da sci nelle zone arancioni

Niente da fare per le zone rosse, mentre, secondo il documento scritto dai presidenti di Regione, ci sarebbe il via libera per le zone arancioni. Il limite del 50% di capienza però, verrà attuato su ogni tipologia di impianto, e sarà obbligatorio indossare mascherine FFP2 o di livello superiore. In questo modo, secondo il documento, si potrebbe tornare ad aprire gli impianti sciistici dal 15 febbraio, data individuata da tempo come quella in cui sarebbero stata effettivamente avviata la stagione invernale, rimandata fino ad ora.

Le regole: dagli skipass alle biglietterie, dalle seggiovie al distanziamento

Alla base delle regole proposte al Comitato tecnico scientifico c'è il distanziamento. Skipass limitati con un massimo di presenze giornaliere, ma anche settimanali e stagionali, controllabili con metodi contactless e acquistabili online per ridurre le code in biglietteria. Azzerare le occasioni di assembramento dunque: capienza al 100% per le seggiovie aperte, 50% per quelle chiuse, cabinovie al 50%, funivie al 50%. Distanziamento anche dai congiunti e conviventi: è possibile stare vicini solo a chi ha bisogno di accompagnamento, come i bambini o disabili.

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