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Rapper di Amici Amnesia condannato a 4 anni per maltrattamenti all’ex: “Farai la fine di Cecchettin”

La sentenza del Tribunale di Torino al termine del processo a carico dell’ex cantante di Amici, il rapper torinese Amnesia, all’anagrafe Lorenzo Venera. All’ex compagna del 36enne riconosciuta anche una provvisionale di 10mila euro come risarcimento danni e altri 5mila alla figlia.
A cura di Antonio Palma
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Il rapper torinese Amnesia condannato a 4 anni di carcere per maltrattamenti aggravati nei confronti della ex compagna. Lo ha deciso il Tribunale di Torino al termine del processo a carico dell’ex cantante di Amici, all’anagrafe Lorenzo Venera. La stessa corte, presieduta dal giudice Elisabetta Chinaglia, ha riconosciuto all’ex compagna del 36enne una provvisionale di 10mila euro come risarcimento danni e altri 5mila alla figlia. La donna infatti si era costituita parte civile nel procedimento giudiziario.

La 31enne ha anche testimoniato in aula contro l’imputato ricostruendo vari episodi di violenza e raccontando alcuni episodi inquietanti in cui l’uomo l’avrebbe minacciata apertamente di fare la fine di Giulia Cecchettin e Giulia Tramontano, ragazze vittime di femminicidio per mano degli ex. "Sarai la prossima Giulia” le avrebbe detto l’uomo.

I fatti contestati al rapper risalgono al periodo tra il 2018 e il novembre 2024. Solo alla fine dello scorso anno, quando i vicini di casa chiamarono i carabinieri per il frastuono che proveniva dall'appartamento della coppia, la donna decise di denunciare tutto. Quella sera era stata colpita con un pugno sul labbro e afferrata per il collo. Dopo i primi accertamenti, scattarono le procedure previste dal Codice rosso e Venera finì agli arresti, prima in carcere e poi ai domiciliari.

Nel corso del processo la donna ha raccontato che gli episodi di violenza del cantante, originario di Grugliasco, sarebbero cominciati anni prima e che l'uomo l'aveva ripetutamente picchiata e aveva anche tentato di strangolarla. Lui l'avrebbe ossessionata per anni con la propria gelosia picchiandola anche davanti alla figlioletta di pochi anni. Una ricostruzione confermata dal giudice che ha accolto la richiesta del pubblico ministero condannando l’imputato a 4 anni di carcere.

"Il tribunale ha riconosciuto come sono andate le cose" ha sostenuto l’avvocato di parte civile. L'avvocato difensore invece è pronto fare ricorso in appello dopo aveva chiesto l'assoluzione del rapper, spiegando che al di là di alcuni episodi sporadici non si configura il reato di maltrattamenti.

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